Pecco Bagnaia ha deluso le aspettative anche a Portimao, concludendo la gara domenicale con il quarto ritiro di fila. La Ducati ha scelto di fare chiarezza sulla sua crisi di risultati.
Un altro fine settimana deludente per Pecco Bagnaia, l’ennesimo di una stagione da dimenticare, che rischia di segnare la carriera del tre volte campione del mondo. Con il quarto ritiro di fila maturato a Portimao, Pecco ha visto volare via Marco Bezzecchi nella lotta per il terzo posto nel mondiale, mentre Pedro Acosta è ormai staccato di soli 3 punti alla viglia del gran finale di Valencia.
Considerando l’andamento delle ultime uscite, Bagnaia rischia seriamente di concludere la stagione al quinto posto, mentre il compagno di squadra Marc Marquez ha vinto il mondiale a Motegi, alla fine di settembre. Inoltre, il nativo di Cervera era al primo anno nel team factory Ducati, una realtà che il rider nativo di Chivasso conosce dal 2021. Peggio di così non potrebbe davvero andare, ed il 2026 sarà l’ultima chiamata per provare a scongiurare un’inevitabile separazione.
Bagnaia, per Tardozzi manca la confidenza e non la velocità
Davide Tardozzi, team manager di casa Ducati, ha ribadito il problema che sta limitando Pecco Bagnaia, in un’intervista concessa ai microfoni di “SKY Sport MotoGP“: “A mio modo di vedere, la velocità di Pecco non è mai stata in dubbio, gli manca la confidenza, la fiducia, è questo ciò che gli sta complicando la vita, non si sente al top sulla moto. Non stiamo parlando di un problema fisico o di un calo della motivazione, ma di sole sensazioni. Quando un pilota non si sente del tutto a proprio agio con la moto, non può guidare in maniera libera e come vorrebbe“.
Tardozzi ha confermato il grande impegno che la Ducati sta mettendo nel cercare di riportare Bagnaia di nuovi ai suoi livelli: “Abbiamo fatto tutto il possibile per consentire a Pecco di tornare alle condizioni dello scorso anno, come accaduto in Giappone, dove tutto pare essersi sistemato. Crediamo di aver lavorato bene e, nel caso in cui mancasse ancora qualcosa, dovremo parlare tra di noi, per capire come giungere ad una soluzione. Si vede se un pilota come Pecco inizia ad avere dei dubbi, non è questione di velocità, ma di feeling con la moto. Il nostro compito è quello di restituirgli la fiducia che gli manca. Una volta recuperata, tornerà ad andare forte, questo noi lo sappiamo bene“.
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