Enzo Ferrari ha visto nascere sotto la sua direzione degli autentici capolavori. Uno in particolare ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei fan.
Quale è secondo voi la prima hypercar della storia? Vi diamo degli indizi: anni ’80, know-how italiano maturato nelle competizioni in pista e un potente V8 sotto il cofano. Il Drake voleva a tutti costi produrre un’ultima vettura in grado di elevare il Cavallino sul tetto del mondo. Convocò i migliori tecnici su piazza per produrre la migliore Ferrari che fosse mai uscita dalle officine di Maranello.
La F40 è stata l’ultima Ferrari approvata da Enzo in persona, e secondo molti il più grande capolavoro della Casa modenese. Nata per essere l’erede della 288 GTO Evoluzione, venne prodotta in diverse declinazioni dal 1987 al 1998. Il look inimitabile della F40 si deve allo studio Pininfarina in cui si cimentarono Aldo Brovarone e Leonardo Fioravanti sotto la guida di Nicola Materazzi. Quest’ultimo realizzò motore, cambio e altri elementi tecnici della F40. La prima hypercar della storia nacque per festeggiare i 40 anni di attività della Ferrari.
Gli appassionati rimasero a bocca aperta durante il Salone dell’automobile di Francoforte. Con i suoi 324 km/h dichiarati divenne ufficialmente l’auto più veloce al mondo. Un record che fece scalpore e venne superato anni dopo dalla Bugatti EB 110. La F40 presentava un telaio a traliccio tubolare in acciaio con vasca abitacolo con pannelli scatolati di rinforzo in materassino di kevlar e fibra di kevlar con resina epossidica. Il motore V8, 2.936 cm³, sovralimentato con due turbocompressori IHI, distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, quattro valvole per cilindro con due iniettori per cilindro era un capolavoro d’ingegneria. La F40 aveva 478 cavalli e copriva lo 0 a 100 km/h in appena 4,10 secondi. Le sensazioni alla guida erano quelle di un’auto da corsa.
L’unità speciale della Ferrari F40
Tutti gli esemplari della Ferrari F40 avrebbero dovuto in teoria essere verniciati in rosso. Tuttavia, alcuni di essi sono stati riverniciati in giallo, blu, argento e altri colori. Vi sono sul car market tonalità molto distanti dalla tradizione del Cavallino che si sposano benissimo con le linee spigolose del bolide.
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Date uno sguardo al post in alto al13wheels. La F40 in questo verde/blu notte spazzolato equipaggia un set di cerchi aftermarket. Provengono dal portfolio AL13 e fanno parte della Serie C. Dettagli che esaltano l’animo racing della vettura italiana. La F40 vale ora circa 3 milioni di dollari.
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