Chi ha acquistato negli ultimi anni delle nuove Jaguar e Land Rover è spesso andato incontro a problemi tecnici. Scopriamo le avarie avute dal Gruppo JLR.
I due marchi britannici Jaguar e Land Rover sono da anni sotto il controllo di Tata Motors. La trasformazione delle gamme verso il lusso più sfrenato, a caro prezzo, è avvenuta senza l’opportuna considerazione dell’elemento dell’affabilità.
Vi basterà scorrere il listino della Land Rover per comprendere quanto siano diventati proibitivi i fuoristrada che, sino a 20 anni fa, avevano dei prezzi concorrenziali. La Range Rover Sport è sempre costata una cifra importante, ma per molti si è rivelata un pessimo affare, a causa della svalutazione.
Ora i problemi sono relativi ai guai che stanno riscontrando tantissimi clienti sui motori. Oggi valutiamo pregi e soprattutto difetti dei motori Jaguar e Land Rover. Gli indiani sono stati bravi a sfruttare la crisi dei major inglesi per mettere le mani su realtà iconiche. Jaguar ha rappresentato un sogno per gli appassionati, mentre Land Rover ha meritato le simpatie addirittura della Casa Reale inglese.
Il cliente abituale che si avvicina a questi due marchi è esigente e non vuole problemi di alcuna natura. Le auto inglesi hanno alimentato storie leggendarie anche nel Motorsport, ma l’affidabilità è sempre stato un punto a sfavore. Non a caso per anni la Land Rover aveva scelto di pagare la BMW per dotare le sue vetture di motori termici irrefrenabili.
I problemi tecnici delle Jaguar e Land Rover
Land Rover è stata alimentata da affidabili motori prodotti dalla BMW, ma sotto la gestione del Gigante Tata Motors tutto è cambiato. Da 10 anni le vetture a ruote alte britanniche sono equipaggiate con motori Ingenium, con varianti da 3, 4 e 6 cilindri a disposizione, basandosi su un’architettura modulare in alluminio. Gioie e dolori per i possessori dei possenti fuoristrada.
Ecco cosa non funziona per il verso giusto. Si sono registrati guasti alla catena di distribuzione: il problema più impattante sulle Land Rover, con motori 2.0 diesel realizzati fino al 2019 che ne soffrivano particolarmente. Avarie al turbocompressore: si tratta di anomalie segnalate in svariati casi, che risultano essere una conseguenza della scarsa lubrificazione dell’olio, che per via della sua diluizione non svolge alla perfezione il giusto compito. Inoltre, non mancano problemi al DPF: il software di gestione. I modelli diesel Ingenium potevano accusare l’intasamento del filtro antiparticolato. Non è raro leggere di richiami del Gruppo JLR e vedere delle vetture ferme nelle officine.
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