Quello del 2007 è stato il famoso mondiale della Spy Story, vinto all’ultimo respiro da Kimi Raikkonen. L’ex compagno di Lewis Hamilton va controcorrente ed ha una sua teoria sui fatti.
Il .mondiale di F1 sbarca ad Interlagos, un tracciato che, in passato, è stato teatro di gare leggendarie, e che assegnò il titolo piloti per ben cinque anni di fila, tra il 2005 ed il 2009. Kimi Raikkonen festeggiò qui il mondiale con la Ferrari nel 2007, nel rocambolesco finale del 21 di ottobre di 18 anni fa, battendo di un punto le favoritissime McLaren di Lewis Hamilton e di Fernando Alonso.
Dopo una lotta fratricida tra i due del team di Woking, che favorì il rientro del finlandese, a San Paolo si materializzò il miracolo, e Raikkonen guidò la trionfale doppietta Ferrari seguito dall’idolo locale Felipe Massa. Il 2007 fu un anno ricco di veleni, a seguito della famosa Spy Story che scoppiò in estate, portando all’esclusione dal mondiale costruttori della McLaren stessa. A distanza di quasi due decenni, quanto accadde in Brasile torna a far discutere, suscitando non poche polemiche tra i tifosi della Ferrari.
F1, Russell sostiene che avrebbe dovuto vincere Hamilton
Lewis Hamilton fu protagonista di una stagione da fenomeno assoluto nel 2007, l’anno del suo debutto nel Circus, ponendosi in testa alla classifica del mondiale già dalla primavera, per poi mantenerla sino all’atto finale di Interlagos. Kimi Raikkonen riuscì a beffarlo con un finale di stagione da cineteca, fatto da tre vittorie ed un terzo posto nelle ultime quattro uscite, approfittando anche del suicidio del britannico tra Cina e Brasile.
A distanza di 18 anni, George Russell ha fornito il proprio parere su ciò che accadde all’epoca, nel corso di un’intervista concessa al “The Telegraph“: “Quello che accadde nel 2007 tra Hamilton ed Alonso fu davvero incredibile. Credo che Lewis avrebbe dovuto vincere quel titolo. Avevano una grande macchina, ma lui fece un grandissimo campionato“.
La McLaren, fatte le debite proporzioni, rischia di vivere un finale simile al 2007 oggi, dal momento che Lando Norris ed Oscar Piastri devono guardarsi dal ritorno di Max Verstappen, al volante di una Red Bull che è cresciuta nel finale di stagione. L’olandese paga solo 36 punti dal britannico, ed ha recuperato oltre 60 lunghezze dal primo in classifica da Monza in poi. I papaya sono ancora i grandi favoriti, ma l’incubo di ciò che accadde 18 anni fa non è poi così lontano.
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