La Toyota ha saputo imporsi con delle auto iconiche, ma da marzo se ne andrà dalla gamma un modello leggendario.
Ci sono davvero ben pochi marchi che nel corso della propria storia hanno dimostrato di potersi imporre come ha saputo fare la Toyota. La casa giapponese si è messa in mostra con alcune delle vetture più affidabili del mondo, un aspetto che l’ha resa molto apprezzata sul mercato.
Questa è una caratteristica che si può ammirare anche nel momento in cui si parla di Toyota nel motorsport. La casa nipponica infatti si è messa in luce da diversi anni con delle auto straordinarie sia nel WEC che nel WRC, quelle categorie dove la velocità di punta spesso è accantonata proprio per la stabilità.
Il colosso giapponese intanto sta dando vita a una serie di vetture molto apprezzate anche sulla gamma di tutti i giorni, ma glia anni stanno cambiando. Sono sempre di più i marchi che si stanno rivoluzionando e lo si vede perfettamente con il caso della Supra.
Toyota Supra: addio al bolide che ha fatto la storia
Una delle auto sportive più apprezzate dagli appassionati è stata sicuramente la Supra. Un modello di rara bellezza e potenza, ma che ora è destinata a dover lasciare spazio a quelle che saranno le vetture del futuro, tanto è vero che dal Sol Levante si è già annunciato il lancio dell’ultima variante che prende il nome di “A90 Final Edition”.
La Supra dirà definitivamente addio al mercato da marzo 2026, ma ci sono già delle voci che parlano di eredi a partire dal 2027. La sportiva del futuro di casa Toyota sarà un modello che monterà al proprio interno un 4 cilindri da 2000 di cilindrata e che dovrebbe toccare almeno i 400 cavalli, ma c’è anche chi parla di una potenza complessiva che potrebbe toccare i 600 cavali.
Per quanto riguarda la Final Edition invece si tratterà di una vettura che sfrutterà la potenza di un 6 cilindri da 3000 di cilindrata e con erogazione massima di 441 cavalli. Tra le soluzioni che permetteranno alla Supra di salutare col botto ci pensa la particolare soluzione di non utilizzare l’ormai classico cambio automatico, ma di passare al manuale con 6 marce. Una scelta “romantica” e che lascia un bel ricordo della mitica Supra.
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