Il mercato dell’auto in Europa continua a zoppicare, e le ultime notizie che riguardano il marchio più rappresentativo sono pessime. Ci sono gravi mancanze economiche e la situazione è complessa.
Brutto momento generale per il mercato dell’auto europeo, che vive una crisi dalla quale non sembra esserci, almeno per il momento, una chiara soluzione. I costruttori invocano normative più chiare e la rimozione del ban ai motori termici, prevista per il 2035. L’elettrico, allo stato attuale delle cose, è più un problema che una soluzione, ed il tempo scorre, senza che la situazione venga ribaltata in senso positivo.
I costruttori europei che sino a poco tempo fa erano un punto di riferimento sono letteralmente crollati sotto il peso della crisi, e si fa fatica a trovare una soluzione che possa mettere d’accordo tutti. In tal senso, la Volkswagen vive sul filo dell’incertezza da ormai due anni, e pare che le cose, anziché migliorare, siano decisamente peggiorate. Gli ultimi aggiornamenti fotografano una crisi ben evidente ed una preoccupante mancanza di liquidità che limita il raggio d’azione dell’azienda.
Auto, la Volkswagen ha un ammanco di 11 miliardi
Secondo gli ultimi rapporti che emergono dall’Europa, alla Volkswagen mancherebbe qualcosa come 11 miliardi di dollari di liquidità. Si tratta di denaro non presente nel flusso di casa libero, di cui la casa di Wolfsburg ha ingente necessità, per poter così pianificare le proprie attività e metterle in pratica anche oltre il 2026. Per evitare il collasso, la casa tedesca, che costituisce anche uno dei gruppi più importanti a livello globale, dovrebbe attuare delle misure drastiche per poter sopravvivere e non andare in bancarotta. Sì, avete capito bene, il gigante teutonico sta rischiando molto in questa fase.
I problemi con i software hanno portato ad un ritardo nel lancio dei nuovi veicoli elettrici, un qualcosa che starebbe conducendo ad una perdita di altri 6 miliardi di dollari. Sarebbero in programma una riduzione dei costi, ma anche di alcuni investimenti e la vendita potenziale di alcuni asset non strategici. Ad esempio, sarebbero in programma, da parte di Volkswagen, la vendita di Italdesign, così come quella di altri marchi come IAV ed Everllence, senza dimenticare la possibilità che anche alcuni brand premium e di lusso come Audi, Lamborghini e Ducati vengano ceduti in un futuro non troppo lontano.
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