Pecco Bagnaia ha voluto dire la sua sul documentario che è stato rilasciato sui canali ufficiali della MotoGP, e che riguarda il contatto di Sepang tra Valentino Rossi e Marc Marquez del 2015.
La MotoGP ha salutato Sepang con la vittoria di Alex Marquez, al terzo successo stagionale, mentre Pecco Bagnaia si è dovuto ritirare, a seguito di una foratura alla gomma posteriore, quando era in terza posizione. Per il tre volte campione del mondo è stato un epilogo amaro dopo un fine settimana sicuramente positivo, che lo aveva visto ottenere la pole position e la vittoria nella Sprint Race del sabato.
Quello di Sepang è stato anche il fine settimana in cui è ricorso il decimo anniversario del famoso incidente che vide coinvolti Valentino Rossi e Marc Marquez, a seguito di un feroce duello che li vide protagonisti nella prima parte di gara. Bagnaia non si è detto soddisfatto della regia del documentario, affermando che, a suo modo di vedere, i ruoli siano stati dipinti in maniera distorta.
Bagnaia, ecco il parere sul documentario dedicato a Sepang
Pecco Bagnaia non ha risparmiato alcune critiche su un documentario che ha già diviso il mondo del web: “A mio parere, in molte cose, i piloti hanno una sensibilità che chi prende alcune decisioni non ha. per dire, l’idea di far uscire il documentario, se si può chiamare in questo modo, sul Sepang Clash. Per me non è stata una grande cosa, sono stati dipinti dei ruoli in maniera quantomeno distorta. Non voglio entrare nel tema, ma diciamo che non era il caso, soprattutto di farlo uscire nella giornata di giovedì 23 di ottobre, l’anniversario della morte del SIC“.
Bagnaia ha poi voluto aggiungere: “Diciamo che sono state prese delle decisioni, in generali, che ritengono particolari. Mi ricordo di quando mi fu chiesto di questo progetto ad inizio anno, ed io dissi che non era il caso di parlarne, hanno pure buttato dentro Dovizioso che ha detto non mi ricordo. Hanno inserito anche Sasaki che, poverino, non poteva dire nulla su quello che è successo“.
Il tre volte campione del mondo ha concluso dicendo che la MotoGP non avrebbe dovuto correre a Sepang dopo il drammatico incidente avvenuto in Moto3 tra Josè Antonio Rueda e Noah Dettwiler: “Onestamente, penso che non avrei fatto partire la gara“. Un parere sicuramente condivisibile date le difficili condizioni di Dettwiler, che sta ancora lottando per la propria vita.
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