La Ducati e Pecco Bagnaia sono tornati a trionfare nella Sprint Race di Sepang, ma la casa di Borgo Panigale sembra voler mettere pressione al suo pilota. Ecco le ultime sul sostituto.
Il Gran Premio della Malesia, almeno al sabato, ci ha dato la possibilità di riscoprire il vecchio Pecco Bagnaia, quello che in questa stagione si era visto solamente a Motegi. Dopo un venerdì in cui sembrava nuovamente fare gran fatica, il tre volte campione del mondo ha ottenuto la pole position e dominato la Sprint Race, ritrovando un perfetto feeling con la sua Ducati. Un qualcosa a cui non eravamo più abituati.
Bagnaia non ha mai digerito più di tanto la Desmosedici GP25, ma una modifica fatta al set-up durante le prove del sabato mattina sembra aver cambiato le carte in tavola. Crediamo sia ancora presto per parlare di un Pecco rinato in tutto e per tutto, dal momento che già in Giappone sembrava aver trovato la chiave, per poi crollare nuovamente tra Indonesia e Thailandia. Nel frattempo, la Ducati lavora su un nuovo pilota, che in realtà ha già in casa.
Ducati, Bulega potrebbe mettere pressione a Bagnaia
Vista l’assenza di Marc Marquez, il quale dovrà saltare anche le tappe conclusive di Portimao e Valencia causa infortunio, la Ducati si appresta a dare un’occasione a Nicolò Bulega, vale a dire il vice-campione del mondo della Superbike, che solo nel round conclusivo di Jerez de la Frontera ha ceduto a Toprak Razgatlioglu, campione in sella alla BMW prima di trasferirsi in MotoGP.
Come si era già compreso negli ultimi giorni, la Ducati ha confermato che Bulega testerà la Desmosedici GP25 ufficiale nei prossimi giorni, proprio in quel di Jerez. L’italiano potrebbe prendere il posto di Marquez nei due round conclusivi, rilevando la moto factory da Michele Pirro, che ha gareggiato su di essa a Phillip Island ed in quel di Sepang.
Secondo quanto riportato sul sito web “Todocircuito.it“, Bulega potrebbe diventare anche un’opzione per sostituire Pecco Bagnaia in futuro, ed anche le parole del team manager Davide Tardozzi, in tal senso, sono un indizio importante: “Faremo il test perché vogliamo che si senta subito a suo agio sulla moto, tenendo anche del suo lavoro per il 2026, anno in cui ci aiuterà a sviluppare la moto. Dopo il test valuteremo cosa fare e se farlo correre da titolare nelle ultime due gare. Stiamo parlando con lui e vogliamo che si punti sulla scelta migliore“.
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