Ancora una volta, il mondo delle quattro ruote si ritrova al centro di una crisi nera. Uno dei più grandi giganti mondiali dell’automotive deve far fronte ad una situazione delicata.
Il crollo dell’automotive europeo appare senza fine, e la situazione peggiora di giorno in giorno. L’elettrico ha condotto i costruttori in un buco nero, dal quale appare ora complesso tirarsi fuori, ed è necessario un cambio di vedute sulla regolamentazione futura. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha fatto sapere che entro la fine del 2025 verrà presa una decisione in merito a ciò che avverrà nel 2035.
Per quella data è previsto il ban alla produzione ed alla vendita di veicoli dotati di motori termici, in favore di una mobilità full electric, ma il piano appare privo di senso. Nessuno, o quasi, vuole le auto elettriche, ed i costruttori stanno pagando a caro prezzo tali normative, ritrovandosi costretti a chiudere le fabbriche, rallentare la produzione e licenziare i lavoratori. In tal senso, sul suolo europeo, la Volkswagen appare il colosso messo peggio in assoluto, come emerso del resto in queste ultime ore. Andiamo a scoprire cosa è emerso in questi giorni complicati.
Volkswagen, rischio licenziamento per 46.500 lavoratori
Il CEO della Volkswagen, Oliver Blume, ha lanciato l’ennesimo allarme sul disastro elettrico. La casa di Wolfsburg si prepara a tagliare ben 46.500 posti di lavoro, mentre lo stesso Blume ha lanciato un nuovo appello all’Unione Europea. Da parte sua, sono stati richiesti aiuti convincenti sul fronte della transizione elettrica, utili per sostenere le infrastrutture e la produzione di BEV.
Parlando all’agenzia tedesca “DPA“, Blume ha parlato chiaro: “Dobbiamo fare dei passi in avanti sul fronte delle infrastrutture di ricarica, specialmente in aree urbane e rurali. C’è bisogno di tariffe più basse e di programmi di sovvenzioni convincenti“. Si tratta di un vero e proprio appello di aiuto, le case automobilistiche non hanno la possibilità, da sole, di sopravvivere a questa crisi senza fine.
Eppure, la Volkswagen ha incassato la bellezza di 4,005 miliardi di euro di utile netto nella prima metà del 2025, pur totalizzando un calo del 36,5% rispetto all’anno precedente. Blume è convinto che l’unica soluzione possa essere quella degli incentivi pubblici, ovvero pagati dai contribuenti, in modo da spingere il cliente ad acquistare auto elettriche con prezzi più bassi. La soluzione non appare così pratica, ma per il CEO di casa Volkswagen sembra essere l’unica.
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