L’Europa si spacca sul futuro dell’automotive. L’Italia è sicura del percorso intrapreso e pretende una revisione della normativa, ma altri paesi non hanno intenzione di fare dei passi indietro ora.
L’Europa è in un momento nero sul fronte del settore automotive, una crisi che dura da anni e che non sembra avere soluzioni applicabili a breve termine. A tenere banco è la discussa normativa europea per il 2035, che prevede, nell’ambito del Green Deal, lo stop alla produzione ed alla vendita di veicoli spinti da motori termici, siano essi ibridi, ibridi ricaricabili o di qualsiasi altra tipologia.
Ebbene, la Germania e l’Italia sono ferme sulla loro posizione e si oppongo a tale misura, invitando l’Europa a riconsiderare i carburanti sostenibili, come i biocarburanti e gli e-fuel, così da tenere in vita i motori termici anche dopo la deadline fissata tra meno di un decennio. Anche i costruttori stanno facendo pressione in tal senso, ma ci sono altri paesi che, viceversa, appaiono contrari ad un passo indietro. L’Europa sembra dunque pronta ad una nuova “guerra” sul futuro del settore delle quattro ruote.
Auto, Francia e Spagna si oppongono all’Italia
I governi europei non hanno idee comuni sul futuro dell’automotive, ed ecco che alla salda posizione di opposizione al ban al termico di Italia e Germania, Francia e Spagna rispondono con una lettera inviata a Bruxelles, ribadendo il loro sostegno allo stop alla combustione interna. Ad avviso di Madrid e Parigi, la revisione dei regolamenti non deve mettere in discussione l’obiettivo delle emissioni zero previsto per il 2035.
Il documento recita così: “La scadenza per il 2035 è un riferimento imprescindibile per il settore automotive, perché condiziona il proseguimento dei progetti industriali, come le Gigafactory dove vengono e verranno prodotte le batterie. C’è necessità di garantir alcune flessibilità, a patto che esse siano vantaggiose per l’industria“. Dunque, non c’è nessun tipo di accordo tra i vari paesi europei, quando manca sempre meno alla revisione.
In questi giorni, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha parlato della revisione che avverrà a fine 2035, aprendo alla possibilità di puntare su biocarburanti ed e-fuel, così da garantire un futuro ai motori termici. Francia e Spagna non sembrano essere d’accordo con tale visione, ed il conflitto potrebbe allargarsi nei prossimi giorni. Ciò che è certo è che tra qualche mese potremo avere un’idea più chiara di ciò che accadrà tra meno di un decennio.
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