Verstappen domina ad Austin e si porta a casa il successo che lo avvicina a Piastri.
Mondiale sempre più vivo e acceso in F1, con la sfida a tre che vede le ultime cinque gare ancora tutte da giocare. Oscar Piastri rimane leader, ma è quello nettamente meno in forma, con la sua prova che è anonima. Va meglio a Norris che è secondo, ma chi domina è Max Verstappen, con il fenomeno olandese che conquista la vittoria che lo porta a 40 punti da Piastri.
Le Pagelle: Verstappen il solito Re, Ferrari finalmente posiriva
MAX VERSTAPPEN 10 – Che cosa si può dire di diverso rispetto al fatto che ancora una volta è stato un piacere e un privilegio poter ammirare il fenomeno olandese? Max si prende il primato e non lo molla più fino alla fine, non sbagliando di fatto nulla.
LANDO NORRIS 7 – Ottima prova quella di Lando Norris, con il britannico che continua ad avere nelle partenze il suo tallone d’Achille, ma alla fine riesce a riprendersi il secondo posto.
CHARLES LECLERC 8 – Avrebbe meritato quel secondo posto che ha difeso con le unghie e con i denti per così tanti giri, ma alla fine ha dovuto accontentarsi del podio. Eccellente la sua prova con le rosse a inizio gara, leggendario nel resistere in vari casi a una McLaren superiore.
LEWIS HAMILTON 6,5 – Dà vita a un duello sicuramente evitabile con Leclerc, ma alla fine conquista un buon quarto posto in solitaria.
NICO HULKENBERG 8 – Molto bene il tedesco della Sauber, che chiude con un grande quarto posto in un weekend molto positivo per lui. Il risultato ha ancora più valore considerando come Bortoleto arrivi ultimo.
Piastri ancora da rivedere: Sainz, che combini?
OSCAR PIASTRI 5 – Continua il periodo no per il leader del Mondiale che anche ad Austin non va oltre un mesto quinto posto. Prova anonima quella dell’australiano che da un po’ di gare non sta riuscendo a trovare il suo ritmo.
CARLOS SAINZ 4 – Errore sciocco e banale quello dello spagnolo, il che causa il suo ritiro e rovina la prova dell’incolpevole Antonelli.
GEORGE RUSSELL 5,5 – Ci si aspettava sicuramente molto di più da Russell, con il britannico che passa da quarto a sesto di fatto fin da subito. Dice che Piastri è troppo lento, ma non va mai vicino a superarlo.
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