L’autostrada è sempre più sfruttata e ora arriva la corsia extra tanto attesa.
Da anni si sta portando avanti un piano legato alla necessità di sviluppare quanto più possibile la mobilità pubblica. La motivazione è dettata dal fatto come ormai sia necessario cercare di dare forma a un piano che possa ridurre sensibilmente le emissioni di CO2, ma non è facile, anche perché la mobilità privata non può di certo essere messa in discussione.
Infatti la maggior parte dei cittadini necessita di autostrade di livello e che siano in grado di garantire un viaggio confortevole per tanti chilometri. Non ci sono dubbi sul fatto che uno dei metodi migliori per poter velocizzare la percorrenza in autostrada sia quella di ampliare il numero delle corsie.
Ecco allora come mai da diverso tempo si è deciso di portare avanti anche il piano della corsia extra. Una scelta che ha diviso molto, anche perché non mancano coloro che ritengono che invece questo non sia il corretto modo di operare, ma la corsia di emergenza in certi casi può diventare davvero la soluzione a ogni problema.
Corsia di emergenza: ecco quando la si può usare in autostrada
Sono diverse le innovazioni che sono attuate nel mondo dei motori da diversi anni e ora è giunto il momento di fare i conti con l’utilizzo particolare della corsia di emergenza. Naturalmente nella maggior parte dei casi ciò non è consentito, in quanto deve essere di uso esclusivo per Forze dell’Ordine e ambulanze.
In varie città però, come lo è per Milano, si è deciso di aggiungere la corsia di emergenza come una soluzione extra in certe situazioni di traffico intenso. Inoltre il Codice della Strada stesso ha messo in conto la possibilità di utilizzarla, non solo per poter transitare, ma anche in caso di necessità fisica.
Un mal di stomaco può capitare in ogni occasione, dunque diventa necessario avere anche in autostrada una soluzione rapida e veloce per potersi fermare e riprendere fiato. L’autostrada guarda sempre di più al futuro e non può di certo fare a meno delle valutazioni su di una corsia di emergenza che possa essere sfruttata anche come corsa suppletiva, il che permette anche di ridurre drasticamente il numero di cantieri e lavori, con l’allargamento delle tangenziali e autostrade che non diventa necessario.
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