La Ferrari è sicuramente uno dei grandi miti italiani, ma ora la situazione non è per niente facile.
Ci sono delle aziende che trovano il modo di legarsi in modo indissolubile con un popolo e non ci sono dubbi sul fatto che la Ferrari sia riuscita in questa impresa con gli italiani. Il Cavallino Rampante infatti è la scuderia per eccellenza della F1 e tifatissima da chi ama la F1 e non solo.
Anche per questo motivo non sono di certo delle belle notizie quelle legate ai continui fiaschi in pista, con la F1 di questa stagione che purtroppo è ancora una volta fallimentare. Non sono bastati investimenti importanti, con il ricco rinnovo di Leclerc e l’acquisizione delle prestazioni di Lewis Hamilton per poter risollevare quella che è davvero una situazione disperata.
I problemi però non si trovano solo nel momento in cui si parla di motorsport, perché purtroppo si devono fare anche i conti con le difficoltà che spuntano fuori a livello aziendale. Di recente la Ferrari ha dovuto rilasciare delle notizie che sono davvero disastrose per il marchio, con le perdite ingenti in Borsa che devono far riflettere.
Ferrari a picco in Borsa: persi 15 miliardi di euro
Una delle giornate più nere della storia recente della Ferrari è sicuramente legata a giovedì 9 ottobre. In quell’occasione infatti la casa di Maranello ha dovuto fare i conti con una pesantissima perdita che si è attestata sul 15,4%, il che corrisponde a un totale di 15 miliardi di euro.
La motivazione che ha scatenato l’insoddisfazione da parte degli investitori è stato il piano industriale presentato fino al 2030. Le scelte infatti sono parse ben lontane dal poter essere giudicate soddisfacenti, con le posizioni sull’elettrico che probabilmente sono quelle che più di tutte hanno fatto storcere il naso a chi immagina sempre la Ferrari solo con il rombante V12.
I ricavi previsti sono a 7,1 miliardi di euro e un utile operativo di 2,06 miliardi di euro, ma per il 2030 si parla di ricavi a 9 miliardi e utile di 2,75 miliardi. Anche il fatto di aver stimato una crescita annua media dell’Ebit al 6%, ben al di sotto del 10% previsto entro il 2026, ha scosso gli investitori. La Ferrari attualmente rimane comunque una società solida e che ha dimostrato di essere sempre attenta e lungimirante, dunque è bene sottolineare come abbia tutte le carte in regola per un repentino rilancio.
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