Ancora una volta, Jorge Lorenzo è tornato a parlare di Marc Marquez, riferendosi ai tempi in cui iniziò la rivalità tra i due. Scopriamo quali sono stati i toni utilizzati dallo spagnolo.
Jorge Lorenzo ha deciso di lasciare la MotoGP al termine del 2019, la sua peggiore stagione in assoluto, quella al fianco di Marc Marquez alla Honda. Il maiorchino non trovò mai il feeling giusto con la moto nipponica, finendo per perdere nettamente il confronto con il compagno di squadra e provocandosi diversi infortuni. Tra Jorge e Marc ci fu subito una grande rivalità a partire dal 2013, l’anno del debutto, con annesso titolo mondiale, del nativo di Cervera in top class.
Marquez lasciò tutti di stucco per via delle prestazioni da fenomeno assoluto che fu subito in grado di mettere in mostra, e Lorenzo, anche per via di un infortunio, fu costretto ad arrendersi ed a cedere il titolo mondiale al connazionale. Tra i due, oggi, c’è un grande rispetto, ed Jorge ripete spesso quanto Marc sia nettamente il migliore di tutti, che con la Ducati sta letteralmente dettando legge. E dalla bocca di Jorge sono fuoriuscite parole al miele per il nove volte campione del mondo del Motomondiale.
Marquez, Lorenzo lo vide subito come un fenomeno
In una recente intervista concessa al “Corriere della Sera“, Jorge Lorenzo ha ricordato gli esordi di Marc Marquez in MotoGP, quando si rese conto che di fronte a lui c’era un talento eccezionale: “Su Marc, cosa posso dire. L’ho sofferto molto come rivale, ho subito capito che avevo di fronte un fenomeno. Quando un pilota diventa campione del mondo della MotoGP al suo debutto, vuol dire che ha un talento speciale. Penso che dopo l’incidente al braccio del 2020 non sia tornato del tutto in forma, e sono certo del fatto che non sia al 100% dal punto di vista fisico“.
Lorenzo è stupefatto proprio da tale discorso, dal momento che Marquez ha dominato questa stagione nonostante ciò che gli è capitato negli ultimi anni: “Voglio dire che sicuramente non è proprio al top, ma nonostante qualche problemino è ancora il migliore per distacco, è nettamente davanti agli altri piloti. Da una parte, è merito della Ducati che ha una grande moto, ma dall’altra è per via del suo talento. Quando il pilota più forte guida la moto più forte, succede questo. Era accaduto con Doohan alla Honda, ma anche con Schumacher in F1 alla Ferrari“.
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