Il mercato dell’auto vive anni molto delicati, e specialmente in Europa, la situazione è tesissima. Anche da altre parti del mondo si inizia a temere il peggio in chiave futura.
Sono anni difficili per il mercato delle quattro ruote, nei quali anche solo sopravvivere è diventato molto più impegnativo e probante rispetto al passato. Le vendite sono calate a picco, i costi di produzione aumentano ed i dazi fanno il resto, senza dimenticare le tensioni internazionali, che complicano la vita in quanto a consegne in tutto il mondo, ed i clienti hanno meno possibilità economiche per poter acquistare dei modelli nuovi.
L’automotive europeo non aveva mai toccato un punto così basso in passato, e la gran parte delle colpe vanno all’elettrico, che ha costretto ad investimenti miliardari non ripagati dalla clientela. La Cina, dal canto suo, ha guadagnato posizioni importanti in questi anni, ma non è tutto oro ciò che luccica. Anche il paese del Dragone potrebbe vedersela brutta nel corso del prossimo futuro, con un gran numero di brand che rischia di sparire dai radar. Andiamo a scoprire perché c’è preoccupazione anche nel paese che sembra essere più solido in chiave automotive.
Auto, in Cina potrebbero restare solo 15 marchi in 5 anni
Le auto cinesi sono sempre di più, così come i marchi che la producono, ma c’è il rischio che molti di essi possano finire per sparire nei prossimi anni. Ne è abbastanza sicura Stella Li, colei che ricoprire il ruolo di vicepresidente di BYD, un marchio sempre più presente anche in Europa, che vende milioni e milioni di auto in tutto il mondo ogni anno. A suo parere, la quasi totalità dei marchi cinesi finirà per sparire, e solamente in pochi potranno sopravvivere nei prossimi anni.
Sono circa 130 i brand cinesi al giorno d’oggi, e per la Li il calo sarà drastico: “Oggi ci sono circa 130 marchi che operano nel paese, ma in pochi anni ne scompariranno più di 100. I motivi? I troppi sconti che puntano a gonfiare i volumi stanno erodendo i margini di profitto, e non tutte le case potranno resistere a queste perdite“.
Secondo quanto reso noto di recente dalla società di consulenza AlixPartners, che, evidentemente, concorda con la vicepresidente di BYD, il rischio è che in Cina rimangano attivi solo 15 marchi entro il 2030, e ciò significherebbe che, in meno di 5 anni, ne andrebbero a sparire oltre un centinaio. Un disastro clamoroso, a cui in pochi riusciranno a sopravvivere.
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