Marc Marquez è ormai ad un passo dalla vittoria del nono titolo, che potrebbe arrivare già a Motegi, nel GP del Giappone. Alvaro Bautista manda una frecciata al nativo di Cervera.
Manca poco più di una settimana al primo match point stagione che sarà a disposizione di Marc Marquez, che nel Gran Premio del Giappone (non nella Sprint Race), avrà la prima occasione di chiudere i conti. Marc potrà raggiungere i nove titoli mondiali di Valentino Rossi proprio a casa della Honda, la casa costruttrice con cui ha vinto ben sei mondiali tra il 2013 ed il 2019, dominando la MotoGP in lungo ed in largo.
Proprio dopo l’ultimo podio ottenuto con la Honda nel 2023 a Motegi, con un eccezionale terzo posto date le condizioni tecniche della casa giapponese, Marc decise di firmare il contratto con il Gresini Racing per il 2024, passando alla Ducati. In molti non furono favorevoli a questa sua scelta, ma è servito poco per far capire a tutti che la decisione fosse giusta, ed i risultati parlano per lui.
Marquez ha chiuso terzo nel mondiale lo scorso anno con tre vittorie, conquistandosi il posto nel team ufficiale. Il confronto con Pecco Bagnaia è stato nettamente vinto dallo spagnolo, che sin dalla prima gara, o meglio dai test invernali, ha fatto capire che non ci sarebbe stato nulla da fare per la concorrenza con queste condizioni tecniche.
Marquez, Bautista e quella frecciata sui tempi della Honda
Ospite al podcast su YouTube di Nico Abad, Alvaro Bautista ha parlato della situazione in Honda ai tempi dell’arrivo di Marc Marquez: “Quando io correvo in MotoGP con la Honda, quando la moto era sviluppata da Pedrosa tutti andavano forti, quando lo faceva Marc, invece, andava forte solo lui. Nel 2013, al suo primo anno in MotoGP, è stato subito fortissimo ed ha vinto il titolo mondiale al primo anno, ma è vero che, nel momento in cui, ha iniziato ad evolvere la moto, gli altri hanno iniziato a fare fatica“.
Marquez è in grado di essere performante con qualsiasi mezzo tecnico gli venga messo a disposizione, e Bautista ha analizzato, partendo da tali presupposti, la crisi di risultati di Pecco Bagnaia: “Al giorno d’oggi, Pecco è in grande difficoltà, lui è un pilota che guida molto in base alle sue sensazioni. Il problema è che Marc è molto bravo e va forte con tutto, e quando ti dice che una cosa funziona, gli altri non sanno più se funziona davvero o se non è così“.
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