La Toyota non vuole far morire il proprio sogno, e punta a sviluppare tecnologie sostenibili ed in grado di imporsi in un futuro non troppo lontano. Ecco la decisione del colosso giapponese.
Il marchio Toyota è quello che produce e vende più auto al mondo, considerato il punto di riferimento del mercato delle quattro ruote. Negli ultimi giorni, ha fatto notizia il richiamo di ben 900.000 auto per problemi con il display digitale, che potrebbe spegnersi da un momento all’altro. Solitamente, le vetture del colosso nipponico sono sempre considerate molto affidabili, ma questa volta, evidentemente, qualcosa è andato storto.
In termini tecnologici, la Toyota ha costruito la propria forza sull’ibrido e sull’essere sempre all’avanguardia, scavando un solco rispetto alla concorrenza. Un’altra alimentazione su cui si continua a puntare è l’idrogeno, ed i vertici del marchio del Sol Levante non si fanno troppo impressionare dallo scetticismo generale che alberga attorno a tale tecnologia. La fiducia è al massimo, e con l’idrogeno si punta a soppiantare un carburante ben più popolare.
Toyota, l’idrogeno potrà prendere il posto del diesel in futuro
Sono pochi i brand che continuano a dare credito all’idrogeno, ma guai a dire che la Toyota abbia scelto di rinculare a questa tecnologia. Si pensa che l’idrogeno possa addirittura sostituire in tutto e per tutto il diesel, che è sempre meno utilizzato dai costruttori. Pare che la casa del Sol Levante stia continuando ad investire vagonate di denaro nell’idrogeno, così da sviluppare soluzioni più sostenibili ed efficienti.
Secondo il parere di Sean Hanley, che ricopre il ruolo di responsabile vendite e marketing di Toyota Australia, che ha parlato ai microfoni di “CarExpert” nei giorni scorsi, dopo la scomparsa del diesel sarà l’idrogeno a sostituirlo, anche se è ovvio che il suo parere riguarda soprattutto il mercato dell’Oceania e dell’Australia. In ogni caso, i manager ed i vertici del marchio giapponese credono che le celle a combustibile possano avere un futuro roseo, superando le attualità difficoltà.
Va detto che la casa giapponese sembra essere l’unica seriamente intenzionata ad investire in questa soluzione. Stellantis ha di recente fatto sapere di aver sospeso gli investimenti sull’idrogeno, mentre la Shell ha chiuso varie stazioni per il rifornimento, dal momento che non avevano grande mercato. La mancanza di infrastrutture nella gran parte dei paesi e gli alti costi di sviluppi stanno limitando la diffusione dell’idrogeno, e pensare ad una rapida inversione di tendenza, almeno per ora, non sembra così probabile.
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