Stellantis, rischio incendio per questi modelli: richiamo per oltre 700.000 auto, in molti rischiano di rimanere a piedi.
La automobili sono sottoposte a controlli sempre più rigidi sul fronte della sicurezza, sia nella fase di sviluppo che una volta immesse sul mercato. E’ fondamentale che i veicoli che circolano sulle nostre strade siano perfettamente funzionanti e il più sicuri e affidabili possibili per gli utenti della strada. Nonostante questo, il processo produttivo e la filiera di un’automobile sono così complesse e ricche di attori (dalla “casa madre” ai tanti fornitori), che capita di tanto in tanto anche alle aziende più grandi e importanti che qualcosa non vada come dovrebbe durante la produzione e che vi siano dei lotti difettosi che finiscono nelle mani dei clienti.
A volte sono gli stessi clienti a segnalare il problema all’azienda, altre volte, invece, è la stessa casa a rendersi conto della problematica. Il risultato, però, è sempre lo stesso: viene emessa una comunicazione ai clienti interessati e i modelli potenzialmente coinvolti dal problema vengono richiamati. L’azienda a sue spese si preoccupa di verificare che il difetto di fabbrica non sia presente e eventualmente di sostituire le componenti non funzionanti per poi restituire il modello ai clienti privo di rischio. Questa volta, è successo a dei modelli Stellantis di essere coinvolti in un richiamo.
Stellantis, rischio incendio: maxi richiamo
Oltre 750.000 vetture sono coinvolte nella comunicazione di richiamo inviato da Stellantis. Il gruppo avrebbe rilevato un problema al motore, in particolare la coppia di serraggio insufficiente per alcuni dadi presenti sul tubo ad alta pressione che collega pompa e rail dell’iniezione. Il rischio è che vi sia una perdita di carburante e che questo possa causare un principio d’incendio qualora venisse surriscaldato. Al mese di giugno, erano stati segnalati 11 incendi a fronte di 756.000 richiami. Si tratta dunque di una ipotesi remota, ma il gruppo non vuole correre giustamente alcun tipo di rischio.
Coinvolti nel richiamo sono i modelli Peugeot 208, 2008, 308, 3008, 408 e 5008, Opel Astra, Frontera, Grandland V2, Grandland X e Mokk, Citroen C3, C4, C4X, C5, C5 Aircross, C5X e Basalt, Fiat 600 e la Grande Panda, Alfa Romeo Junior, DS3 e DS4 e Lancia Ypsilon. In generale, il richiamo riguarda modelli prodotti tra il 2022 e il 2025. Per sapere se il veicolo è coinvolto, oltre alla comunicazione dell’azienda, basterà consultare la pagina dedicata ai richiami e inserire i dati del veicolo.
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