Importante notizia attorno a Elon Musk, con il CEO di Tesla che è il primo a entrare in questo modo in un club italiano.
Ormai i tifosi italiani hanno imparato ad accettare l’ingresso di dirigenze straniere, con quelle americane che sono sempre più frequenti. Lo si è visto per esempio con la Roma da tanti anni, con vari passaggi di proprietà statunitensi dopo la cessione della famiglia Sensi, per poi passare ai fondi di investimento di Milan e Inter.
Queste ultime due sono situazioni indubbiamente delicate e spinose, anche perché non è semplice in questi casi capire chi sia effettivamente il numero uno della società. In Serie A però ci sono dei guadagni importanti e soprattutto vi sono tanti introiti vari che permettono di tenere controllati i debiti.
Diverso è il caso per le serie minori, con la Serie C 2025-26 che si appresta a diventare il classico lazzaretto. Dopo il dramma sportivo per piazze come Taranto, Lucca o Ferrara, senza dimenticare ora il Messina in Serie D, la città di Trieste sta per vivere una stagione ancora più nefasta rispetto alla già complicata annata passata, ma ora arriva Elon Musk a cambiare la situazione.
Triestina penalizzata e in mano a Dogecoin: cosa succede alla società?
Nonostante un inizio di campionato dove ci si deve togliere il cappello d’innanzi alla serietà di Geppino Marino e della sua squadra, che ha totalizzato nelle prime quattro partite una vittoria, due pareggi e una sconfitta, davvero confortante sul campo il trionfo di Lumezzane nell’ultimo turno, la salvezza è palesemente un qualcosa di impensabile per gli alabardati.
Dopo aver subito a inizio sette punti di penalizzazione, ne sono stati aggiunti altri 13, per un totale di 20. Dunque oggi i giuliani non sono a metà classifica con cinque punti, ma ampiamente ultimi a -15. A provare a risollevare il tutto ci pensala Dogecoin Ventures, società direttamente legata alla Fondazione Dogecoin.
Si tratta dunque di una società di criptovaluta che, per la prima volta nella storia del calcio, diventa proprietaria di una società. Il Presidente sarà Ben Rosenzweig, ma sarà interessante capire il ruolo di Elon Musk, da tanti anni uno dei principali sostenitori di Dogecoin. Intanto a Trieste la tifoseria contesta e il “noi non siamo americani” cantato al Saleri di Lumezzane può essere visto come un riferimento sia al precedente fondo LBK Capital, ma anche alla scarsa fiducia verso questa nuova inizativa. Al popolo triestino va un grande in bocca al lupo.
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