Pecco Bagnaia ha vissuto un 2025 da incubo sino a questo momento, e Luigi Dall’Igna non ha usato parole troppo gentili dopo il week-end di Misano. Il boss Ducati è stato molto chiaro.
La MotoGP tornerà in azione nel week-end del 26-28 di settembre a Motegi, per il Gran Premio del Giappone. Marc Marquez avrà la possibilità di chiudere i conti e vincere il nono titolo mondiale, anche se dovrà aspettare per forza di cose la gara domenicale e non avrà il match point nella Sprint Race del sabato. Pecco Bagnaia, già da Barcellona, è matematicamente fuori dai giochi, in quella che è stata senz’altro la stagione più difficile della sua carriera, al fianco di un fenomeno che non gli ha lasciato scampo.
Bagnaia era il punto di riferimento in Ducati sino a qualche mese fa, e dopo aver perso il titolo dello scorso anno contro Jorge Martin, tutti si attendevano una pronta reazione. Tuttavia, sin dai test invernali il tre volte iridato ha palesato gravi difficoltà sulla Desmosedici GP25, che non è riuscito a risolvere. Pecco ha chiuso con 0 punti il fine settimana di Misano e non va a podio da oltre due mesi, senza dimenticare che l’unica vittoria, maturata ad Austin, è stata figlia di una caduta di Marquez. Anche Luigi Dall’Igna non sembra essere troppo convinto che le cose possano cambiare.
Bagnaia, anche Luigi Dall’Igna ha perso la pazienza
Pecco Bagnaia continua a faticare, ed in un’intervista rilasciata a “SKY Sport MotoGP“, Luigi Dall’Igna, direttore della divisione sportiva della Ducati, ha così commentato la sua situazione: “Pecco ha perso la pazienza? Credo sia normale, anche io ho perso la pazienza, anche i tifosi di Pecco. Non c’è niente di strano nel dire queste cose quando i risultati non arrivano, è la normalità e siamo tutti umani. Quando si entra in una spirale negativa tutto peggiore, e diventa difficile invertire la tendenza. Dobbiamo riuscire a farlo, in questo la positività può aiutare molto“.
Dopo la tappa di Misano, è andato in scena un giorno di test, e nonostante le buone sensazioni di Bagnaia, Dall’Igna non crede che un giorno possa essere sufficiente per cambiare le carte in tavola: “La situazione con lui è molto delicata e dobbiamo trovare il modo di uscire. Il test è importante, ma non credo che in un giorno possa tirare fuori il coniglio dal cilindro. Ci sarà sicuramente da lavorare parecchio, perché è un momento difficile“.
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