Importante vendita in Italia di 4500 distributori, con la benzina che cambia proprietari.
La situazione nel mondo dei motori in Italia si fa sempre più complessa e sono tante le aziende che si trovano nelle condizioni di dover vendere. Anche per quanto riguarda il carburante le stese si stanno impennando e diventa fondamentale fare in modo tale che ci possa essere un abbattimento dei prezzi.
Per fortuna tutto questo, un passo alla volta, sta avvenendo, il che porta a guardare al futuro con maggiore speranza. Ora però l’Italia, e non solo, deve fare i conti con una serie di grandi nazioni in via di sviluppo e tra queste vi è l’Azerbaijan.
Una nazione che di recente ha da poco di entrare in modo deciso nel mercato italiano, tanto è vero che ha da poco concluso una grande operazione. A portare avanti l’operazione è stata la compagnia statale Socar, ovvero la State Oil Company of Azerbaijan. La notizia è ufficiale e sicuramente si tratta di un importane stravolgimento del settore.
Gruppo petrolifero IP venduto a Socar: ecco cosa cambia
Di recente il Presidente del gruppo petrolifero IP gruppo Api, ovvero Ugo Brachetti Peretti, ha annunciato un’operazione di prim’ordine. A pubblicare la sua lettera è stata la “Staffetta Quotidiana”, con questi che evidenzia come sia stato raggiunto un accordo preliminare tra Api Holding, con questa che si è impegnata nel cedere le proprie quote azionarie in Italiana Petroli e in Mip alla Socar.
Si è trattato, come riporta anche “Il Fatto Quotidiano”, di un lungo tira e molla, con contrattazioni che sono durate per tanto tempo, in modo tale da poter limare con la massima attenzione ogni dettaglio Il tutto è volto a offrire le massima garanzie necessarie per fare in modo tale che si possa mantenere l’operatività del gruppo, offrendo così una continuità con quella che è la gestione odierna.
Barchetti Peretti sottolinea come dopo 90 anni alla guida di quella che si è trasformata nella principale realtà per la mobilità in Italia, oltre che per la sicurezza energetica, la famiglia è orgogliosa di lasciare ai futuri azionisti quella che è una realtà solida e affermata. In totale passano così di mano 4500 distributori, due raffinerie con capacità di raffinazione di 10 milioni di tonnellate di greggio all’anno e 1600 dipendenti diretti.
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