La Lamborghini ha prodotto un gran numero di auto dal valore inestimabile, ma quella di cui vi parleremo oggi è davvero la più misteriosa e costosa di sempre. Ecco i dettagli.
Le supercar dei marchi italiani sono tra le più amate in assoluto al mondo, ed oggi vi parleremo di uno degli oggetti del desiderio più misteriosi in assoluto. Stiamo parlando di una Lamborghini che nessuno aveva mai visto prima d’ora, e che è finalmente apparsa per le strade italiane, in particolare, in quel di Milano.
Ci stiamo riferendo, per chi non l’avesse mai sentita nominare, alla Lamborghini Egoista, un concept che era stato svelato nel 2013, e che nessuno aveva mai visto circolare per strada. L’obiettivo della casa del Toro era quello di celebrare nel migliore dei modi i 50 anni di storia del marchio, ma la Egoista sarebbe dovuta rimanere chiusa in un museo. Tuttavia, la Concept Car veniva considerata scomparsa, ma ora, finalmente, abbiamo avuto prova di un avvistamento. Andiamo a scoprire i segreti di un modello unico in ogni suo aspetto.
Lamborghini, avvistata a Milano la Egoista da 117 milioni
La Lamborghini Egoista è stata mostrata sul profilo Instagram “Drveuptv_Mediaset“, che l’ha descritta come un’auto impressionante, in grado di attirare subito sopra di sé le attenzioni dei passanti. In base a quanto raccontato, il suo valore sarebbe pari a qualcosa come 117 milioni di euro, una cifra impressionante, e che rende bene l’idea di quanto sia considerata speciale questa Concept Car.
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A livello di design, lo stile è stato curato dal grane Walter de Silva, ed è un’auto che fa parte della stessa famiglia della Gallardo, con cui condivide molti aspetti tecnici. Il look ricorda quello dei velivoli militari da combattimento, e l’abitacolo, infatti, ricorda e non poco il cockpit di un caccia, anche a vederlo da fuori. Da Silva, responsabile del design del gruppo Volkswagen, volle imprimere un look “cattivo” a questa supercar proprio a cominciare dal cockpit.
Sul fronte tecnico, il motore era lo stesso della Gallardo, un V10 da 5,2 litri, che fu potenziato sino a 600 cavalli, così da scattare da 0 a 100 km/h in appena 2,4 secondi, senza alcun aiuto di sistemi ibridi. La velocità massima era pari a 350 km/h, con un abitacolo realizzato in fibra di carbonio e con accesso mediante la cupola. L’impianto di illuminazione è costituito da fari allo xeno, con tecnologia LED e frecce laterali arancioni. Presenti anche dei flap aerodinamici che aumentavano così i livelli di carico.
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