Il grande marchio statunitense è in grande crisi, è un duro colpo per il settore: ecco che cosa sta succedendo, è un guaio per l’industria dei motori.
Brutto colpo per il colosso statunitense, sta attraversando un momento di grande difficoltà che sta rischiando di avere un grandissimo impatto anche sull’industria dei motori. La decisione dell’azienda è un campanello d’allarme per il settore.
Non è certo un periodo semplice per le aziende: tra pandemia, conflitti, e relazioni internazionali sempre più tese, delicate e a rischio di repentini cambiamenti il quadro è stato quanto mai complicato. Il caos e le ovvie difficoltà economiche create dai tragici eventi politici e sociali degli ultimi anni, e di tutto quello che ne è seguito, hanno messo a dura prova la tenuta di numerose realtà. Tantissimi hanno attraversato momenti di crisi, alcuni pur con grande difficoltà hanno trovato il modo di ripartire, altre hanno invece loro malgrado dovuto alzare bandiera bianca. Adesso un’altra importante realtà è nel mezzo di un periodo no.
La US Magnesium presenta istanza di bancarotta
La US Magnesium, azienda specializzata nella produzione di magnesio, sta attraversando un momento di grande difficoltà. Il colosso statunitense, principale realtà del settore del Nord America è già stato costretto a presentare istanza di bancarotta ai sensi del Capitolo 11 presso il Tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il distretto del Delaware.
Alla base della decisione ci sono sicuramente le difficoltà del mercato attuale, ma secondo quanto riportato dai media l’azienda avrebbe pagato la chiusura della collaborazione con lo Stato dello Utah, che ha voluto rescindere i contratti con l’azienda a causa dei rischi ambientali legati all’attività. Una mazzata in aggiunta alle difficoltà che si erano presentate con il Covid.
Da qui la scelta di ricorrere al Capitolo 11: “Puntiamo a un approccio conciliante e costruttivo per riunire tutti intorno a un tavolo e raggiungere obiettivi” Fa sapere l’azienda in una nota. “Ci impegniamo a tenere fede agli impegni presi e a continuare la produzione di minerali essenziali negli Stati Uniti”.
La situazione impatta ovviamente anche l’industria delle automobili, il magnesio viene infatti utilizzato nell’ambito dell’efficienza dei carburanti e dell’autonomia dei veicoli elettrici. Non solo, anche le ricerche sulle batterie e sull’idrogeno sarebbero certamente complicate. Il fallimento dell’azienda costringerebbe gli USA a aumentare le importazioni da Cina e Russia con tutte le conseguenze del caso.
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