Stellantis fa gioire i clienti, con il nuovo brevetto che rivoluzione il settore delle auto.
Non ci sono dubbi sul fatto che il mondo dei motori stiano prendendo una direzione ben chiara e innovativa per il prossimo futuro. Sono diversi i Gruppi che stanno lavorando per il bene dell’automotive, con Stellantis che ora si presenta con delle grandi migliorie.
In questi anni si sta cercando di puntare tutto su di un discorso ecologico, con l’elettrico che per molti è il futuro e deve essere l’aspetto essenziale sul quale puntare il mondo delle quattro ruote. A prescindere da come ci si arriverà, vi sono ben pochi dubbi sul fatto che sia essenziale il fatto di dover lavorare duramente per poter migliorare l’aspetto ecologico delle auto.
Stellantis, soprattutto con Filosa come nuovo CEO, sa bene come tutto non passi solo dal motore, ma siano tante le componenti che devono essere tenute in considerazione. Lo si vede infatti con il discorso legato ai freni, con il Gruppo che ora dà vita a una grande novità nel settore, con un brevetto che ha tutte le carte in regola per dare il via alla rivoluzione.
Freni a tamburo rivoluzionati: cosa ha in mente Stellantis
Da un po’ di tempo a questa parte è evidente come l’aspetto ecologico si debba perfezionare anche e soprattutto per vari accessori automobilisti. Non ci si deve limitare solo al motore, ma si deve virare anche verso i freni, con questi che sono un aspetto essenziale quando si parla di aumento o meno di emissioni di CO2.
Per questo motivo è tempo di ammirare uno dei nuovi brevetti di Stellantis, con la casa italo francese che ha deciso di dare vita a una novità straordinaria. Quest’ultimo infatti nasce dalla necessità di abbattere le emissioni di CO2. Questo deriva dal fatto che si aggiunge un magnete nel sistema in modo tale da poter catturare le varie particelle che sono rilasciate durante una frenata.
La motivazione dipende dal fatto che vari scienziati nel Regno Unito abbiano scoperto come le emissioni derivate dalla polvere dei freni sia più tossica rispetto alle emissioni dei motori a gasolio. Dunque probabilmente è giunto il momento di non portare avanti solo guerre ideologiche contro i motori, ma studiare tutti gli aspetti di un’auto che possono risultare inquinanti.
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