Grande colpo del Governo italiano: in Italia c’è un nuovo colosso, vuole spodestare anche Stellantis.
L’industria dei motori italiana non sta attraversando un momento semplice. Gli stabilimenti del nostro paese stanno accusando la difficile situazione dell’automotive europeo: la grande concorrenza cinese e gli alti costi della transizione elettrica stanno mettendo in grossa difficoltà le grandi aziende del nostro continente, inclusa Stellantis, principale produttore del nostro paese di cui fanno parte marchi storici del made in Italy come FIAT, Maserati, Lancia e Alfa Romeo.
La holding ha più volte ribadito la necessità di produrre auto dal basso prezzo per competere nel difficile mercato attuale, e per potere abbassare i costi è stata costretta a spostare molte delle sue attività in zone dove le spese per la realizzazione dei modelli sono inferiori all’Italia, e la situazione degli stabilimenti italiani è più volte stata oggetto delle preoccupazioni di sindacati e Governo.
L’esecutivo, in particolare, non ha nascosto l’intenzione di portare in Italia un altro grande produttore che possa affiancare Stellantis e aiutrare a raggiungere gli obbiettivi di produzione prefissati necessari per la sopravvivenza dell’industria dei nostro paese. Presto il governo potrebbe essere accontentato.
BYD in Italia? Il colosso cinese potrebbe arrivare nello Stivale
La Cina è ormai un vero colosso nel campo delle automobili, grazie ai tanti investimenti nelle nuove tecnologie e ai bassi prezzi dei modelli, e BYD è l’esempio più chiaro di questo. L’azienda cinese è leader nella produzione di vetture elettriche, tra le poche a potere competere con Tesla, ma ora vuole allargare ulteriormente i propri orizzonti puntando anche ad altri segmenti.
Il mirino è puntato su Toyota e sulle vendite generali,e per raggiungere l’obbiettivo l’azienda ha deciso di espandersi anche sul fronte dei modelli ibridi, tra i più gettonati sul mercato. Non solo, BYD vuole allargare la sua presenza sul mercato europeo, come dimostra il progetto di costruire degli stabilimenti in Turchia e Ungheria, e anche l’Italia potrebbe essere tra le possibili sedi di un nuobo stabilimento dell’azienda. Il problema maggiore resterebbe la complicata burocrazia e gli alti costi produttivi italiani, ma la tradizione motoristica e la grande rete dal punto di vista dei fornitori, su cui BYD ha già iniziato a muoversi in maniera importante, rappresentano un punto a favore per lo stivale.
Per il governo, che negli scorsi mesi ha lavorato per cercare alternative a Stellantis, sarebbe certamente una buona notizia l’arrivo del colosso dell’elettrico
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