Lando Norris arriva a Monza con la consapevolezza di non dover sbagliare dopo il ritiro di domenica. Su di lui piove la profezia di Toto Wolff che non può lasciarlo tranquillo.
Il mondiale di F1 sbarca a Monza per il Gran Premio d’Italia, uno degli appuntamenti più ricchi di storia della massima formula. Oscar Piastri arriva qui con 34 punti di margine su Lando Norris, un gap che non era mai stato così ampio prima d’ora. L’australiano di casa McLaren ha piazzato un devastante Grand Chelem a Zandvoort, siglando la pole position, il giro veloce e la vittoria, guidando la corsa senza mai cedere la testa.
In un mondo perfetto, il gap su Lando sarebbe dovuto essere di 16 punti, ma un problema alla power unit occorso a pochi giri dalla fine ha letteralmente ammutolito la MCL39 del britannico, costringendolo al ritiro. Si tratta del secondo ko stagionale per Norris dopo quello del Canada, dove però era stato lui a commettere un errore, carambolando addosso al compagno di squadra.
Va da sé che per Piastri ora è tutto più facile, a patto che non subisca anche lui un problema tecnico. Inoltre, Lando non potrà permettersi più di perdere punti, e sulle prossime due piste, quelle di Monza e Baku, lo scorso anno fu battuto chiaramente dall’australiano. Il pilota di Bristol dovrà far leva su tutto il suo talento per rimontare.
Norris, Wolff paragona il ritiro a quello di Hamilton a Sepang
Alla viglia del Gran Premio d’Italia, Toto Wolff è tornato sul ritiro di Lando Norris che si è verificato a Zandvoort per un non meglio precisato guaio alla power unit: “Non sappiamo ancora di che tipo di danno si tratti, sappiamo che c’è stata una perdita d’olio, è un peccato perdere un’auto. Quando si tratta di una vettura in lotta per il titolo che ha un guasto è sempre molto dura, non importa se quella macchina non abbia mai avuto danni in precedenza“.
Wolff ha paragonato il ritiro di Norris a quello di Lewis Hamilton che si verificò nel 2016 a Sepang, favorendo Nico Rosberg nella corsa al titolo iridato: “Quel problema che colpì Lewis in Malesia gli costò 25 punti, dal momento che era in testa. Il problema di Lando mi ha ricordato quanto accadde a Lewis all’epoca, ma la differenza è che ancora mancano nove gare, quindi 225 sono ancora in palio. Di certo è un colpo duro per il campionato, ma non è impossibile“.
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