Anche le case cinesi affrontano un momento più delicato del previsto, ed ora un gigante del paese del Dragone ha iniziato ad annaspare. Ecco il dato che riflette perdite sui profitti.
La crisi che ha colpito il mercato delle quattro ruote nel corso degli ultimi anni, per certi versi, non fa più notizia, ed ora anche le potenti case cinesi iniziano a veder diminuire i loro profitti. In Cina ci sono oltre 100 costruttori, ma secondo alcune previsioni, il 90% di essi spariranno entro la fine di questa decade, a causa dell’eccessiva concorrenza interna.
Da questo disastro industriale potrebbero salvarsi solo i marchi più prestigiosi, le case più importanti per intenderci, quelle che andranno ad investire all’estero esportando i loro modelli, negli USA o in Europa. BYD è uno di quei marchi che ha avuto la crescita più importante nel corso di questi ultimi anni, portando a diversi milioni il numero di modelli venduti ogni anno. Tuttavia, a sorpresa, il brand del paese del Dragone ora è in perdita, un qualcosa su cui nessuno avrebbe potuto scommettere. Andiamo ad analizzare nel dettaglio la situazione di questo marchio.
BYD, sorprendente calo del 30% sui profitti
Con stupore di tutti, il marchio BYD ha chiuso il secondo trimestre del 2025 con profitti in calo del 30%, anche se i dati del primo semestre ci dicono cose ben diverse, parlando di vendite in aumento ed utili globali in aumento. Dunque, in generale il primo semestre è stato positivo per la casa cinese, ma il primo trimestre era stato ben più soddisfacente rispetto al periodo compreso tra i mesi di aprile e giugno.
In questo arco temporale, i profitti sono scesi del 29,9% per l’esattezza, con un calo che ha fermato i guadagni ad 895 milioni di dollari, pari ad 1.048 miliardi di euro. Il dato stupisce, perché poco tempo fa la BYD aveva dimostrato di aver superato la Tesla nella vendita di auto elettriche, ma pare che la situazione si sia ora complicata.
In base a quello che è il parere degli analisti, di mezzo c’è la guerra dei prezzi che riguarda il mercato cinese, ed oltre al calo delle vendite, c’è anche un altro aspetto che va preso in considerazione. L’obiettivo di raggiungere i 5,5 milioni di unità vendute appare irraggiungibile, visto che a luglio siamo ancora a 2,49 milioni, pari al 45% del target annuale dopo 7 mesi. Dunque, a meno di un’impressionante e poco probabile accelerata, l’obiettivo non sarà raggiunto.
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