Questa è una vera e propria Mercedes cinese, un modello premium di uno dei marchi più temuti dai brand europei. Andiamo a scoprire quali sono i suoi principali segreti tecnici.
L’avanzata delle case cinesi prosegue in Europa, con tanti modelli in arrivo già da ora, in attesa di un aumento importante nei prossimi anni. Geely è già sbarcata dalle nostre parti con due modelli, uno elettrico ed uno Plug-In Hybrid, ed anche le auto di Xpeng possono essere acquistate, mentre il 2027 sarà l’anno della Xiaomi. Nel frattempo, sul nostro mercato è già presente la BYD, colosso mondiale che ormai vende milioni di modelli in tutto il pianeta, la cui crescita non accenna ad arrestarsi.
BYD ha ormai raggiunto e superato la Tesla in termini di consegne di auto elettriche, e l’obiettivo è quello di conquistare anche il segmento premium. BYD ha da poco svelato il brand premium Denza e la Z9 GT, una supercar che verrà venduta anche in Italia. Si tratterà di un bolide di ben 1.000 cavalli di potenza massima per la sport wagon, un gioiellino che arriverà nel 2026. Per chi non ama l’elettrico o non vuole abbandonare del tutto il motore a combustione interna, la versione Plug-In Hybrid è perfetta ed arriverà molto presto sul mercato.
Denza, il marchio premium di BYD che fa già paura
Denza è un precursore tecnologico per il gruppo, come spiegato dal Consigliere Speciale del marchio BYD per la zona europea: “Denza anticiperà le caratteristiche tecnologiche che appariranno in seguito sulle auto di casa BYD“. La presentazione della vettura per l’Italia è avvenuta qualche tempo fa alla Milano Fashion Week, dove era presente anche il vicepresidente esecutivo del colosso cinese, Stella Li, e l’obiettivo di Denza è quello di rivaleggiare con una concorrenza ben radicata nel territorio, composta dalle tedesche Mercedes, Audi e BMW. Insomma, le aspettative sono alle stelle, ma quando i cinesi si pongono un target tendono a rispettarlo.
La Denza Z9 GT si appresta a conquistare un segmento premium ed i prezzi di mercato potrebbero essere molto elevati. Per il momento, non ci sono dati ufficiali, ma possiamo immaginare che si parta da almeno 70.000 euro, e presto ne sapremo di più. In un primo momento, le vetture saranno prodotte in Cina, ma poi si sfrutteranno anche gli stabilimenti europei, come quello costruito in Ungheria, e presto ne aprirà un altro anche in Turchia. L’offensiva è solo alle origini ed i rivali iniziano a tremare.
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