Un test drive senza venditori, prenotabile in app, anche la domenica: Tesla spinge sulle prove autonome di Model 3 e Model Y.
L’idea è semplice e spiazzante: togliere di mezzo l’appuntamento in salone e lasciare campo libero a chi vuole mettersi al volante, quando preferisce, dove preferisce. Fino a ieri il giro di prova passava quasi sempre dal concessionario, con tempi e modalità imposte dall’agenda. Ora cambia tutto.
Tesla ha allestito punti dedicati al ritiro di Model 3 e Model Y sparsi sul territorio, così il test si organizza in autonomia, senza intermediari. Si prenota dal sito o dall’app ufficiale, si sceglie slot e luogo, si riceve conferma e dettagli operativi, con un Advisor pronto a chiarire eventuali dubbi.
Test drive fai-da-te
Le location dedicate sono 22, distribuite in punti strategici in Italia: servono chi è lontano da uno store e vuole una prova senza spostamenti inutili. La prenotazione è disponibile anche di domenica, dettaglio non banale per incastrare impegni e tempi liberi; nella prima metà dell’anno oltre 2.500 persone hanno già testato Model 3 e Model Y con questa modalità.
Il flusso è guidato dall’app Tesla: nel giorno fissato si segue il percorso fino all’auto, si sblocca lo sportello via smartphone e si avvia il veicolo senza chiavi fisiche. La sessione dura 30 minuti, quanto basta per valutare risposta, confort e immediatezza dei comandi nel proprio percorso abituale. Durante la prova, l’assistenza è immediata via app, collegata a un Tesla Advisor dedicato.
Al rientro, basta riportare la vettura nello stesso punto e bloccarla di nuovo con il telefono. Per togliere incertezze, Tesla mette a disposizione anche un video esplicativo, passo dopo passo, su prenotazione, ritiro, guida e riconsegna.
Ultimo gesto: controllare di non aver dimenticato oggetti a bordo, poi via alle considerazioni. Se l’esperienza convince, si può fissare un appuntamento per l’acquisto tradizionale, con il supporto completo del brand.
I modelli coinvolti sono due: Model 3 e Model Y, con l’ultimo aggiornamento già in strada da pochi mesi. La scelta non è casuale: sono le Tesla più diffuse e richieste, le più adatte a un assaggio veloce per capire come si vive l’elettrico nel quotidiano. Il test drive “self-service” punta proprio a questo: far scattare la scintilla senza filtri, su strade note, nei propri tempi.
In pratica, è un’operazione che ridisegna il contatto con il marchio. Meno burocrazia, più sostanza: entra, guida, valuta. Un format che parla lo stesso linguaggio dell’app con cui si usa l’auto, coerente con l’idea di esperienza digitale dal primo click alla riconsegna. E con il numero di prenotazioni che cresce, l’intuizione sembra già premiata
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