La crisi che vede protagonista Pecco Bagnaia non accenna a terminare, ed ora anche il grande capo di Ducati dice la sua sulla situazione del tre volte iridato. Ecco il suo parere.
La Ducati si avvia verso la conquista del quarto titolo mondiale piloti consecutivo, con il terzo pilota differente. Marc Marquez è destinato a succedere ad Jorge Martin e Pecco Bagnaia, portando a casa il nono mondiale della sua carriera al primo anno con il team ufficiale della casa di Borgo Panigale, come accadde anche per Casey Stoner nel 2007. La superiorità del nativo di Cervera è stata palese sin dai test invernali, ma nelle prime gare, la sua fuga iridata fu arginata dalle cadute di Austin e Jerez de la Frontera, che gli avevano impedito di chiudere subito i conti.
Tuttavia, da Aragon in poi Marquez ha vinto 14 gare di fila tra Sprint Race e gare domenicali, imponendo un ritmo insostenibile per la concorrenza, dominando anche su piste non particolarmente amate da lui in passato, come Olanda, Mugello ed Austria. Dall’altra parte del box c’è Bagnaia, che ha vinto una sola gara, ottenendo una pole position ed ormai orfano del podio dalla tappa del Sachsenring. La situazione del tre volte iridato è sempre più incerta, ed in molti credono che il suo futuro possa essere lontano dal team Ducati.
Bagnaia, Dall’Igna si interroga sui problemi di Pecco
In una recente intervista riportata dal sito web “MotoSan“, Luigi Dall’Igna ha analizzato le difficoltà di Pecco Bagnaia, il quale fatica nel momento decisivo anche nei fine settimana in cui è messo meglio con la sua Ducati: “Con Pecco vorrei fare di più, perché credo che possa farlo e che se lo meriti. Tante volte però, anche quando le cose vanno bene succede qualcosa e la situazione peggiora. Con questa moto si può fare meglio e lui lo sa, penso che debba continuare a migliorare e lavorare“.
Dall’Igna crede che la cosa più importante al giorno d’oggi, tralasciando la crisi di Bagnaia, è vincere il titolo mondiale con Marquez: “Al momento, la cosa importante è che Marc vinca il titolo, non dobbiamo avere fretta e dobbiamo vincere quando si può vincere. Occorre anche saper perdere, perché saper perdere significa vincere. Stoner? Lui è uno dei campioni più importanti di questo sport, ha fatto sognare tante persone e sulle moto riusciva a fare cose uniche. Averlo rivisto in Austria nel paddock è stato sicuramente molto positivo“.
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