Un esperimento punta a viaggiare assolutamente gratis, con la forza di un’energia completamente naturale
Immaginate di muovervi ogni giorno in città senza attaccare l’auto alla presa né cercare una colonnina disponibile. È questa l’idea che ha spinto un proprietario di Tesla Model 3 a tentare una soluzione tanto semplice quanto ambiziosa: integrare sul tetto della berlina un impianto fotovoltaico, trasformando l’energia solare in chilometri percorribili.
La sperimentazione, pur partendo da un’iniziativa privata, sta attirando curiosità nel mondo dell’auto elettrica. Se la vettura fornisce una buona autonomia di base, l’apporto dei pannelli potrebbe allungare i tragitti quotidiani senza costi di ricarica e senza il vincolo di una presa elettrica.
Tetto fotovoltaico per la Tesla Model 3
Nei giorni di sole pieno, il sistema montato sulla Model 3 si è rivelato efficace per coprire spostamenti brevi come recarsi al lavoro o accompagnare i figli a scuola. Nelle condizioni tipiche della città, con velocità moderate e frequenti soste, i pannelli riescono a garantire un apporto concreto, riducendo la necessità di collegarsi alla rete elettrica.
Non si parla, dunque, di un’alimentazione totale, ma di un contributo che migliora l’autonomia e alleggerisce le spese di utilizzo quotidiano. Restano però vincoli evidenti. I costi di installazione di un tetto solare efficiente sono ancora elevati, e la complessità tecnica dell’integrazione con l’impianto elettrico dell’auto non è trascurabile.
Inoltre, le attuali tecnologie non permettono di sostenere lunghi viaggi senza il supporto delle ricariche tradizionali: fuori dai centri urbani e sulle lunghe percorrenze serve ancora affidarsi a Supercharger o infrastrutture equivalenti.
Non è un caso che anche Elon Musk stesso, pur avendo valutato l’idea di integrare sistemi solari sulle Tesla, abbia riconosciuto limiti oggettivi legati a peso, resa e rapporto costi-benefici. Motivo per cui una soluzione di questo tipo, oggi, resta più un banco di prova che una reale alternativa di serie.
Il progetto, nonostante le difficoltà, ha un valore simbolico: dimostra che la mobilità elettrica può guardare a forme di approvvigionamento più autonome e meno dipendenti dalla rete. Ciò che oggi appare un esperimento artigianale potrebbe diventare, domani, un’opzione concreta grazie al miglioramento dell’efficienza dei pannelli e alla riduzione dei loro ingombri.
Per ora, la Model 3 modificata funge da dimostrazione pratica e da spunto di riflessione: l’idea di un’auto capace di ricaricarsi semplicemente rimanendo al sole affascina e segna la direzione di uno sviluppo che mira all’autonomia reale.
Con l’avanzare delle tecnologie fotovoltaiche, ostacoli economici e prestazionali potrebbero progressivamente ridursi. Il sogno di viaggiare sfruttando un elemento naturale e disponibile ovunque, senza fermarsi a una colonnina, resta ancora distante, ma la rotta è stata tracciata. Esperimenti come questo mostrano la strada verso una mobilità più indipendente, semplice e sostenibile.
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