Un concept da sogno firma una maratona a Nardò e un viaggio “attorno al mondo” in tempi impensabili, riscrivendo i limiti della categoria
L’aria a Nardò ribolle, l’asfalto anche. In pista c’è un prototipo Mercedes-AMG che macina chilometri, senza tregua, come fosse un endurance infinito. L’idea è semplice e radicale insieme: dimostrare che un’elettrica ad alte prestazioni può tenere il passo, sempre, senza crolli di potenza o tempi morti in ricarica.
Un progetto che affonda le radici nella tradizione AMG dei record, ma aggiornato all’era a batterie. E infatti la cronaca racconta un susseguirsi di traguardi, dal “giorno più lungo” alla circumnavigazione simbolica del globo, con una costanza di ritmo che impressiona quanto i numeri.
Mercedes-AMG GT XX primato folle
Il Concept AMG GT XX mette in fila 25 record mondiali a Nardò: spicca il muro delle 24 ore con 5.479 km, oltre millecinquecento in più del precedente riferimento, centrati grazie alla piattaforma AMG.EA che arriverà in produzione il prossimo anno.
L’impresa si inserisce nel solco delle sperimentazioni di Affalterbach: dalla C111 degli anni Settanta e Ottanta alla AMG ONE regina del Nürburgring nel 2022, cambia il carburante ma non l’approccio, oggi orientato a dimostrare che l’elettrico può superare i limiti fin qui dati per acquisiti.
La maratona non si ferma alle 24 ore: la missione “Around the World in Eight Days” punta ai 40.075 km, cioè la circonferenza terrestre, centrati in 7 giorni, 13 ore e 24 minuti, a oltre 5.300 km quotidiani con andatura costante di 300 km/h. Due esemplari identici hanno condiviso l’anello pugliese in parallelo, separati all’arrivo da 25 km dopo più di 3.000 passaggi.
Il cuore è il nuovo powertrain: tre motori a flusso assiale, due dietro e uno davanti di supporto, per oltre 1.000 kW complessivi, pari a circa 1.360 CV. La scelta degli assiali non è accademica: sono compatti, leggeri e con densità di potenza tripla rispetto ai radiali più diffusi, così la risposta resta immediata anche sotto stress prolungato.
Capitolo batteria: pacco con oltre 3.000 celle cilindriche NCMA ad alta densità energetica (oltre 300 Wh/kg), raffreddate da liquido non conduttivo in contatto diretto, per temperature sotto controllo, prestazioni stabili e ricariche rapidissime. L’impianto lavora oltre 800 Volt, accorcia i cablaggi e regge una potenza media di ricarica attorno a 850 kW: in cinque minuti si recuperano circa 400 km di autonomia.
Il banco di prova è reale: oltre 35 °C, 300 km/h costanti, accelerazioni e pit di ricarica ripetuti senza sosta per più di una settimana. Non è solo il powertrain a convincere: dall’involucro batterie al software di controllo, il sistema veicolo regge la pressione senza cedimenti.
Non è un esercizio isolato: i motori assiali sviluppati con YASA e la batteria ispirata alla F1 sbarcheranno sulla gamma di serie già dal prossimo anno, promettendo un’AMG elettrica capace di coniugare potenza, carattere e resistenza. In attesa della versione stradale, resta un dato: l’endurance a zero emissioni ha cambiato passo, e il cronometro lo certifica.
- La Vespa in carbonio più prestazionale mai vista: riesce ad umiliare anche una moto sportiva - 12 Ottobre 2025
- Quali sono i 3 yacht più costosi al mondo? Su uno c’è un intero “Stato” - 12 Ottobre 2025
- Bisogna cambiare l’olio dell’auto una volta l’anno anche se la si usa poco? Come stanno le cose - 11 Ottobre 2025