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Una Ferrari fatta a mano, così è diventata unica: il suo motore è mostruoso

Una Ferrari fatta a mano (Touring Superleggera) reportmotori.it
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Rinasce la 550 Maranello: carrozzeria nuova, tetto apribile, V12 aspirato e cambio manuale. Tutto fatto a mano.

L’officina milanese che ha firmato alcune tra le gran turismo più eleganti torna a mettere le mani sulla Ferrari 550. Dopo la Veloce12 coupé di un anno fa, arriva la Barchetta: stessa idea di restomod su base Maranello, più il fascino dell’aria in faccia. Il progetto riprende linee e proporzioni dell’originale, le asciuga e le rende contemporanee, lavorando di fino su luci, aerodinamica e finiture.

Ferrari fatta a mano
Una Ferrari fatta a mano (Touring Superleggera) reportmotori.it

Unicità artigianale e meccanica di razza. Perché sotto la pelle restano dodici cilindri veri, aspirati, collegati a una leva corta che innesta sei rapporti e porta la trazione al posteriore. Scopriamo insieme come Touring ha riaperto la 550 alla guida en plein air, senza intaccarne il carattere.

Veloce12 Barchetta: restomod, V12 e tetto aperto

La Barchetta riprende quasi per intero il disegno della coupé, ma introduce elementi propri. Davanti compaiono fari ridisegnati: due moduli quadrati per lato, incastonati in cornici di carbonio che irrigidiscono lo sguardo e alleggeriscono i volumi. L’intervento principale è il tetto apribile: la trasformazione ha richiesto due roll-bar rivestiti in pelle dietro i sedili e una copertura posteriore dedicata, anch’essa su misura.

Ferrari fatta a mano
Ferrari fatta a mano – (Touring Superleggera) reportmotori.it

Il motore resta quello che ha fatto la fama della 550: V12 5.5 aspirato, 478 CV, collegato esclusivamente a un manuale a sei marce. Numeri che, su questa configurazione, significano 0-100 in 4,4 secondi e 290 km/h di punta. Touring affina la dinamica con scarico Supersprint, sospensioni regolabili Tractive e freni Brembo maggiorati: risposte più pronte, controllo migliore, tenuta affidata a un assetto adattabile.

Dentro, la Barchetta sceglie un’atmosfera calda: pelle marrone e crema su plancia e sedute, interrotta da comandi dedicati e strumenti specifici. È l’interno visto al Concours d’Elegance di Pebble Beach, pensato per mettere in mostra la lavorazione a mano tanto quanto l’esterno. L’insieme racconta un’auto costruita pezzo per pezzo, con una cura che si nota nelle superfici e nella tattilità dei materiali.

Capitolo costi e numeri. La Veloce12 coupé è prevista in 30 esemplari, con un prezzo di partenza di 646.000 euro, a cui va aggiunta la vettura donatrice. Per la Barchetta, Touring non indica quantità né listino: l’aspettativa è di un posizionamento superiore alla versione chiusa, coerente con la lavorazione extra e con l’esclusività del formato.

Qui sta il senso del progetto: prendere una granturismo degli anni Novanta e restituirla attuale senza filtri elettronici, lasciando parlare meccanica e manualità. Con la Barchetta, l’aria entra nell’equazione e rende l’esperienza ancora più fisica, mentre il V12 aspirato continua a fare da protagonista. Una Ferrari ricostruita con metodo artigiano, che diventa unica non per eccessi, ma per coerenza e dettagli messi al posto giusto.

Scritto da Antonio Pinter

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