La targa dell’auto è essenziale e c’è un dettaglio che rischia di causare multe salatissime.
Negli anni sono sempre di più le Leggi che hanno cercato di venire incontro alla necessità di maggiore sicurezza da parte dei cittadini. Si deve infatti vedere il CdS non come un qualcosa nato per punire, ma solo come un mezzo per tutelare la sicurezza.
Inoltre è necessario fare in modo anche che le auto possano essere quanto più facilmente riconoscibili, considerando infatti come si deve essere certi di chi si andrà a sanzionare. La targa dunque è uno strumento essenziale, perché solo così sarà possibile poter risalire al proprietario del mezzo tramite il codice alfanumerico.
Intanto però i cittadini devono fare in modo di venire quanto più incontro possibile ai cittadini, con una serie di attenzioni riguardanti la propria auto. Lo si vede con il caso della pulizia del mezzo, con la targa che deve essere sempre in perfette condizioni e nel momento in cui ciò non dovesse accadere, si rischierebbero delle sanzioni pesanti.
Targa sporca: arriva la pesante sanzione
Capita molto spesso che si viaggi su strade sterrate e così facendo la terra e il fango non fanno altro se non schizzare sulla targa. Tutto ciò causa una difficoltà evidente da parte delle Forze dell’Ordine a poter decifrare il codice alfanumerico presente su di essa e questo è un grave problema, anche perché qualcuno lo può fare in modo intenzionale.
Naturalmente ci sono delle differenze importanti di sanzioni tra chi cerca di truccare la targa del proprio mezzo e chi invece si ritrova in condizioni casuali. Nel caso in cu si dovesse viaggiare con la targa sporca di fango e terra, ecco che scatterebbe una sanzione che va da un minimo di 42 fino a un massimo di 173 euro.
Se invece si dovesse aver voluto volutamente contraffare la targa, anche con l’uso sconsiderato di terra e di fango, ecco che si andrebbe su di una sanzione tra i 1988 e i 7953 euro, con questo che rientra all’interno della categoria dei reati di falso per manomissione o alterazione anche di un carattere. Insomma, la Legge sa bene che ci sono casi volontari e altri involontari, ma si deve fare in modo tale che tutti rispettino le regole, anche chi sbaglia in buona fede e senza voler truffare nessuno.
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