Sergio Marchionne aveva visto lungo in casa Alfa Romeo e ora le cose stanno per cambiare.
Ci sono dei personaggi che sono in grado di stravolgere per sempre un settore e non ci sono dubbi sul fatto che Sergio Marchionne sia stato uno dei più grandi manager della storia. Un uomo che ha saputo imporsi a livello internazionale nel mondo dell’automotive come pochissimi altri e colui che ha saputo ridare slancio a diversi marchi.
La Fiat si trovava in condizioni disperate prima dell’arrivo di Marchionne e sembrava davvero utopia il fatto di poter mettere le mani di lì a pochi anni su di un colosso come Chrysler. Il manager abruzzese però non si voleva limitare solo al colosso torinese, ma ha cercato di portare avanti dei paini anche per gli altri marchi.
Alfa Romeo era sicuramente uno di quelli ai quali teneva maggiormente e aveva sempre sottolineato come non avrebbe mai voluto staccare il Biscione dal legame con il Made in Italy. Difficile dunque pensare a una produzione all’estero, con il suo intento che era quello di arrivare a 400 mila vendite all’anno, ma sono numeri possibili per Alfa?
Alfa Romeo e le 400 mila vendite: numeri realizzabili?
In passato Sergio Marchionne aveva dichiarato che Alfa Romeo avrebbe dovuto puntare all’ingente numero di ben 400 mila immatricolazioni ogni anno. Siamo sicuramente ben lontani da questi dati ancora oggi, ma il Biscione avrebbe le carte in regola per ottenere certi risultati, soprattutto vedendo l’assoluta qualità delle proprie auto.
La vettura che può effettivamente far sperare in un arrivo nei prossimi anni a questi numeri è la Junior. Si tratta della prima auto di sempre di casa Alfa Romeo prodotta all’estero, per la precisione in Polonia, ma i suoi numeri sono per ora molto positivi, visto come si sia stanziata su circa 50 mila ordini e per il primo anno non è di certo un dato negativo.
Inoltre vi è sempre la Stelvio che è la regina dei SUV e inoltre non ci si deve dimenticare di come si stia valutando per il futuro il progetto legato all’erede della Tonale. L’Alfa Romeo dimostra dunque di voler guardare sempre di più al futuro e il progetto delle 400 mila vendite che sembrava un qualcosa di totalmente utopistico, ora sembra poter essere percorribile.
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