Un proprietario di Ferrari F40 entra in concessionaria, esce con SUV inglese e un assegno milionario. Poi succede l’imprevisto.
Ferrari F40 contro vita reale: in Florida un collezionista ha scelto la praticità, lasciando sul banco un’icona assoluta per un fuoristrada duro e puro e incassando un assegno che fa girare la testa. Il contesto è quello giusto per capire la portata della scelta: una supercar nata per emozionare, una fattoria che chiede braccia e carichi, un concessionario che fiuta l’affare e chiude il cerchio in ventiquattr’ore.
La notizia è di quelle che dividono: da una parte il mito, dall’altra il bisogno quotidiano. E in mezzo un mercato dei classici che oggi premia chi decide di monetizzare un pezzo da poster. L’epilogo, però, non si ferma allo scambio chiavi in mano: c’è un seguito lampo che spiega quanto valga ancora l’aura della F40.
Scambia la sua Ferrari con un SUV inglese
La scena è sconvolgente: il proprietario arriva in salone con la sua F40, punta il Grenadier, accetta la proposta senza troppi giri e riparte sul telaio a longheroni, lasciando il V8 biturbo dietro di sé. Un Ineos nuovo e un assegno da 2,4 milioni di dollari. Il giorno dopo la rossa cambia di nuovo mano a 2,5 milioni, con il rivenditore che mette in tasca 100.000 dollari in un battito di ciglia. Un giro secco che fotografa bene l’aria del momento.
Parliamo di un simbolo nato nel 1987 per i 40 anni del Cavallino, l’ultima Ferrari approvata da Enzo in persona. Kevlar e carbonio per tenere il peso poco sopra la tonnellata e duecento, alettone da manifesto e linee che non si confondono.
Dietro, il V8 2.9 biturbo da circa 478 CV. All’uscita, era l’auto di serie più veloce al mondo. Con 1.311 esemplari costruiti tra stradali e varianti corsaiole, oggi i pezzi da concorso superano spesso quota 3 milioni in asta. Non a caso, è la Ferrari del cuore anche di Lewis Hamilton.
Eppure, per chi lavora la terra, una F40 resta un’opera d’arte appesa in garage. E qui entra l’Ineos Grenadier: off-road all’antica, voluto da Sir Jim Ratcliffe come erede spirituale del Defender originale.
Telaio robusto, motori sei cilindri di origine BMW, impostazione senza fronzoli. Listino 2025 da 76.700 dollari: meno del 3% del valore di una F40, ma con doti che, per una fattoria, contano davvero. Carichi, traini, sicurezza attuale e la libertà di infilarlo ovunque senza sensi di colpa.
Sono scelte che, viste da fuori, fanno discutere. Ma a volte hanno una logica granitica: lasciare un mito in teca a prendere polvere o mettere un fuoristrada al lavoro e il conto in banca a sorridere? Ognuno ha il suo metro. Qui, la risposta è arrivata su quattro ruote tassellate e con un’ala che ha trovato subito un nuovo custode.
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