Il pieno per un’auto di F1 ha cifre impensabili. Entriamo nei box con una calcolatrice e scopriamo quanto sono costate alcune strategie.
La gestione del carburante per una monoposto di Formula 1 è di fondamentale importanza. Sono diversi i team e i piloti concentrati nel poter comprendere quanto e come utilizzarlo durante una gara, ma non sempre i calcoli sono stati azzeccati. Di certo, però, si può dire più precisamente quanto costa fare il pieno a una monoposto e quanto alcuni campioni hanno fatto spendere alle scuderie per poter vincere una tappa cruciale per la conquista del Campionato mondiale.
Gli appassionati più navigati ricorderanno quando Ross Brown disse a Michael Schumacher durante il GP dell’Ungheria nel 1998: “Ho bisogno di 19 giri dia qualificazione da parte tua” (Fonte: Youtube – @M1she_). Durante quella gara la Ferrari cambiò la strategia, passando da 2 a 3 soste per battere e diversificarsi dalla McLaren, ma caricò meno carburante a ogni stint e il campione tedesco inanellò 19 giri da qualifica, quindi poi vincendo la gara in maniera magistrale.
Fino al 2009 si poteva fare rifornimento in pista ma, per evitare incidenti come avvenuto a Jos Verstappen (padre di Max) in Germania nel 1994 e per risparmiare sul budget, la FIA ha deciso di optare per un’alternativa valida. Infatti, adesso le monoposto partono con il pieno, per poter effettuare poi durante la gara una gestione del peso e dell’usura delle gomme, quindi differentemente dal passato.
Un pieno durante una gara di F1 ha dei costi impensabili
A partire dal 2010, quindi, le storiche strategie delle scuderie per l’utilizzo del carburante, come la “Light and Fast” utilizzata dalla Lotus 79 nel 1978 o la strategia mista carburante /pit usata dalla Brawn GP BGP001 nel 2009, sono state accantonate. Adesso, le monoposto sono obbligate a partire col pieno, che per regolamento è passato da 105 a 110 kg (all’incirca 130/140 litri) nel 2019.
I nuovi motori progettati saranno utilizzati proprio fino al 2025, dei V6 a 90° e con quattro valvole per ogni cilindro. Montano delle batterie in ioni di litio, mentre la MGU-K è capace di erogare 163 CV (120 KW). Il motore endotermico combinato con il pacco batterie permette alle monoposto di sprigionare ben 1000 cavalli.
Le monoposto, a partire dal mondiale 2022, sono alimentate con il carburante E-10, ovvero una miscela contenente un 10% di etanolo. Il prezzo per un pieno di questo carburante è pari a circa 2.900 euro, ma in base al prezzo che oscilla sul mercato. Le scuderie, quindi, spendono circa 85 mila euro ogni fine settimana per fare rifornimento e 1,7 milioni di euro per stagione alla conclusione dei 24 gran premi.
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