Elon Musk, maxi accordo da oltre quattro miliardi: in questo modo fa scacco matto alla Cina, da non credere.
Elon Musk e la sua Tesla sono stati tra i primi a credere nell’elettrico e in una mobilità sostenibile, in un tempo in cui sembrava un’utopia da potere utilizzare. L’azienda statunitense ha aperto la strada a questi veicoli, e per lungo tempo è stata praticamentre un sinonimo di questi veicoli. Oggi lo scenario è ben diverso: praticamente tutte le grandi aziende automobilistiche internazionali hanno ormai convertito in parte o completamente la loro gamma all’elettrico.
Le rivali per Tesla sono sempre di più e sempre più agguerriti: dagli Stati Uniti all’Europa, e poi ancora Giappone e Corea, da ogni parte del mondo arrivano sempre più investimento sui modelli a batteria. E’ innegabile però che le insidie maggiori per Musk e soci arrivino dalla Cina. Il paese del Dragone ha investito molto sul fronte dell’elettrico e delle nuove tecnologie, campi che sino a poco tempo prima vedevano Tesla anni luce avanti alle concorrenti. Sfruttando i costi di produzione più bassi, l’aiuto statale e soprattutto la leadership nella esportazione delle materie necessarie alla realizzazione delle batterie di questi veicoli, oggi la Cina domina il mercato.
Le auto cinesi si sono diffuse moltissimo negli ultimi anni, sia in Europa che negli USA, basta pensare a BYD, che ha conteso proprio a Tesla (che al contrario vive adesso, anche per le note vicende politiche, un periodo complesso sul mercato) il titolo di maggior produttore di auto elettriche al mondo. Musk vuole però correre ai ripari.
Musk, maxi accordo per contrastare la Cina
Tesla sino ad ora importava le sue batterie dalla Cina, ma le cose sono destinate a cambiare. L’azienda statunitense ha trovato un accordo con l’azienda sudcoreana LG Energy Solution (LGes) per la fornitura di batterie Lfp (litio ferro fosfato) negli Stati Uniti, come riportato da Reuters.
Le cifre dell’accordo sono davvero faraoniche: 4,3 miliardi per un contratto che partirà da agosto 2027 fino a luglio 2030. La produzione avverrà presso lo stabilimento LGes in Michigan, un modo anche per aggirare la questione dazi. In questo modo, Tesla punta a rendersi più indipendente dalla Cina, sia per un discorso competitivo, sia appunto per le note vicende politiche e le complicate relazioni internazionali. In questo modo l’azienda punta a mettersi al riparo da brutte sorprese.
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