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Problema grave in casa Ford: questo modello ha un difetto e va riconsegnato

Ford richiamo -reportmotori.it
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Richiamo improvviso per Ford: l’azienda invita i proprietari a verificare subito la loro vettura. L’allarme preoccupa chi guida, ma c’è una soluzione

Dopo il debutto recente, la nuova Lincoln Aviator 2025 attira l’attenzione non solo per la sua eleganza ma soprattutto per un problema inaspettato. La casa americana, infatti, ha deciso di richiamare oltre 23.000 esemplari di questo SUV di lusso, prodotti tra fine 2023 e giugno 2025.

Ford richiamo
Ford richiamo -reportmotori.it

Una decisione che mette sotto i riflettori la sicurezza dei sistemi elettronici e la reattività del costruttore nel risolvere possibili difetti. Il difetto riguarda una funzione collegata ai finestrini posteriori, che potrebbero rivelarsi pericolosi in determinate condizioni.

Ford richiama Lincoln Aviator 2025: difetto software, si corre ai ripari

Utilizzando la chiave elettronica o l’app dedicata LincolnWay, le finestre laterali posteriori non riescono a riconoscere subito eventuali ostacoli durante la chiusura automatica. Solo dopo una pressione eccessiva—oltre gli standard di sicurezza federali—il sistema reagisce, rischiando danni o lesioni.

Ford richiamo
Ford richiama Lincoln Aviator 2025 (Lincoln) Ford richiamo

Un controllo interno condotto a maggio 2025 ha fatto emergere questa anomalia. Alla base, un errore di configurazione del software dei moduli porta, forniti dalla statunitense Kostal of America. Il bug si è presentato per via di una funzione attivata erroneamente dal fornitore, senza che Ford fosse stata adeguatamente informata, insieme a una calibrazione non corretta.

La notizia si diffonde ora ma Ford dichiara di non aver ricevuto finora segnalazioni di incidenti legati al problema. Il rimedio è già in programma: basterà aggiornare il software dei moduli sospetti, disabilitando la funzione di chiusura globale dei vetri posteriori.

L’operazione verrà effettuata gratuitamente presso i concessionari autorizzati, che potranno intervenire collegando la vettura alla diagnostica OBD-II.

L’allerta scatta in modo ufficiale: già da settembre, i concessionari riceveranno le istruzioni su come procedere. I proprietari saranno contattati direttamente, con comunicazioni mirate tra metà e fine settembre 2025. Il richiamo interessa tutte le Aviator coinvolte, a prescindere dalla versione o dall’allestimento.

Il modello in questione rappresenta l’ultima evoluzione del progetto Aviator, apparso nel 2018 e sviluppato a partire dalla stessa base tecnica dell’Explorer. La gamma prevedeva inizialmente svariate opzioni, tra cui un 3.0 V6 biturbo benzina da 400CV e la poco gettonata versione plug-in hybrid, poi dismessa per scarso interesse.

Con i dati a disposizione, l’Aviator con motore a benzina puro offre una potenza di rilievo e consumi in linea con le aspettative del segmento: 20 o 21 mpg a seconda della trazione scelta, mentre la “vecchia” Grand Touring plug-in si fermava a meno di 15% delle preferenze e non è più in gamma. L’attenzione ora si concentra tutta sul ripristino della sicurezza e della fiducia nei confronti del marchio, segno che anche i costruttori più esperti devono fare i conti con l’inaspettato.

Un episodio che ricorda quanto siano importanti, al giorno d’oggi, i controlli sui sistemi elettronici a bordo. E che mette in luce la velocità di reazione della casa, pronta a mettere davanti a tutto la sicurezza dei propri clienti senza costi aggiuntivi.

Scritto da Antonio Pinter

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