Il brand Renault non ha molto a che fare con la Porsche, giusto per usare un eufemismo. Oggi però vi parleremo di un modello unico, che in molti potrebbero aver dimenticato.
Pochi giorni fa la Renault ha presentato alla stampa italiana un nuovo bolide elettrico, la 5 Turbo 3E, un’astronave ad emissioni zero di dimensioni compatte e dal prezzo di 155.000 euro, con potenza massima di 555 cavalli e top speed nell’ordine dei 270 km/h. La casa della Losanga si è dunque lanciata pienamente nel mondo dell’elettrico, ma tanto tempo fa realizzava progetti ben differenti.
Nel corso degli anni Novanta, il marchio francese era un colosso in F1 e dominava la scena motorizzando le Williams progettate da Adrian Newey. Per celebrare le imprese sportive, la Renault scelse di trasferire quanto appreso in pista su alcuni modelli stradali, come il gioiello di cui vi parleremo nel corso delle prossime righe. Andiamo a scoprire il bolide che in pochi potrebbero ricordare, ma che vale la pena riscoprire.
Renault, ecco la splendida Sport Spider leggera e potente
Dallo stabilimento del brand sportivo Alpine situato a Dieppe, uscì la Renault Sport Spider, un progetto davvero inedito. La sua carrozzeria era realizzata in plastica, con soli tre elementi a comporla. Era una vettura scoperta con parabrezza optional, e di serie c’era solo un piccolo deflettore, con assenza di vetri laterali e di tetto fisso. C’era solo un piccolo teso utile per potersi riparare in caso di pioggia. La versione stradale era una sorta di auto da corsa omologata per la circolazione ordinaria.
Il telaio a traliccio in alluminio era dotato di profili spessi 3 mm ispirati al mondo del motorspoert. La rigidità strutturale era così garantita, così come il peso, che era di soli 930 kg, per un massimo di 965 kg se si optava per la variante con il parabrezza. La dotazione è dotata di due sedili a guscio regolabili, con pedaliera scorrevole fino ad 8 cm, e non c’era né radio né riscaldamento.
Dal punto di vista meccanico, la Renault Sport Spider era spinta da un 2,0 litri da 147 cavalli a 6.000 giri al minuto, derivato dalla Clio Williams. La coppia era di 185 Nm, picco raggiunto a 4.500 giri al minuto. Il tutto è abbinato ad un cambio manuale a cinque marce, con rapporti molto corti. Lo scatto tra 0 e 100 km/h veniva completato in 6,9 secondi, per una velocità massima di 215 km/h. C’era anche uno sterzo diretto, così come un baricentro molto basso, che rendeva eccellente la tenuta di strada.
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