Stellantis cambia i piani per il futuro e lo storico progetto ora si arena.
Continuano le grandi incertezze in questi anni nel mondo delle auto, tanto è vero che sono tantissimi i colossi che devono fare i conti con la crisi e con repentini cambi di programma. La direzione deve essere quella di dare vita a una mobilità che possa essere quanto più sostenibile possibile a prescindere dai mezzi usati.
L’elettrico è sicuramente una soluzione, con Stellantis che si è rivelato come uno dei colossi più attivi nel settore, ma non è l’unico. Ci sono tante soluzioni, tutte di ottima caratura, partendo per esempio dai biodiesel, ma non solo.
Una delle alternative maggiormente interessanti di questi anni sono le auto a idrogeno. Delle vetture che si presentano con la possibilità di dare ancora un futuro al termico, ma legandosi all’elettrico in modo tale da ridurre al minimo le emissioni di CO2 e soprattutto alzare l’autonomia di percorrenza, quello che da anni è il vero grande limite dell’elettrico. Ora però Stellantis ha preso una decisione chiara e netta per il futuro.
Stellantis chiude con l’idrogeno:” Segmento di nicchia”
Se da un lato si deve fare in modo che si possano ampliare sensibilmente le motorizzazioni che possano abbattere le emissioni di CO2, dall’altro si devono fare i conti con il bilancio. Sicuramente Stellantis ha già non pochi problemi con la gamma elettrica, per questo motivo non sembra essere il caso al momento di virare anche sull’idrogeno.
Lo ha spiegato chiaramente, come riporta “La Gazzetta dello Sport”, il responsabile della sezione europea di Stellantis, ovvero Jean-Philippe Imparato. “Il mercato dell’idrogeno al momento rimane un segmento di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine. Dobbiamo fare delle scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività”.
Il Gruppo dunque fa chiarezza sulla propria posizione e mette in evidenza come creda molto poco sul fatto che questo carburante nei prossimi anni possa diventare una soluzione ad ampio mercato. Sicuramente attualmente non ci sono vagamente le strutture per sostenerlo, ma negli anni si può dare vita a un piano sempre più ampio. Per ora però è bene cercare di far quadrare i conti con quello che va per la maggiore oggi, e già non è semplice così, con il progetto legato all’idrogeno che dunque può aspettare.
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