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Maserati è un disastro per Stellantis, gli operai tremano: c’è un bel guaio ora

Maserati: dati allarmanti per Stellantis - Reportmotori.it
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Si fa tragica la situazione finanziaria di Maserati. I problemi sono svariati e non di facile soluzioni per i vertici della Casa emiliana.

La Maserati è piombata in una crisi che era ampiamente pronosticabile anche senza i dazi americani. E’ un marchio premium senza appeal per i veri ricchi (privi di cultura motoristica) né alla portata della fascia media. Le proposte non rispondono alle esigenze attuali della clientela dal palato fine che pretende solo il massimo, vedasi la Ferrari Purosangue sold-out per i prossimi anni, oppure un risparmio netto. Il modo in cui il brand del Tridente è percepito non è positivo. La gamma non si è rinnovata e dopo qualche segnale positivo avuto con il lancio dei primi SUV la crescita si è arrestata.

Maserati: dati preoccupanti per Stellantis
Maserati: dati allarmanti per Stellantis – Reportmotori.it

Maserati, facente parte del Gruppo Stellantis, ha immesso in strada appena 10.030 veicoli per il 2025, un crollo del 58,8% rispetto all’anno precedente. Un flessione del valore della produzione del 59,6%, mentre i costi si sono ridotti solo del 38,6%. Il bilancio ha mostrato una perdita operativa di 483,5 milioni, con un risultato ante imposte negativo per 501,9 milioni.

Maserati: dati preoccupanti per Stellantis

Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza le perdite sono aumentate in modo spaventoso nel giro di un anno. Nel 2023 il rosso si era attestato intorno ai 96 milioni di euro, mentre lo scorso anno è salito fino a 701 milioni di euro. La Casa automobilistica del Tridente dovrà invertire il trend con il lancio di nuove proposte. Non si può sbagliare un singolo progetto.

Maserati: dati preoccupanti
Crisi nera per Maserati (Ansa) Reportmotori.it

Il nuovo CEO di Stellantis Antonio Filosa, subentrato al posto di Tavares, dovrà gestire una situazione finanziaria delicatissima. Il fatturato ha avuto un calo del 60,6%, scendendo a 803,3 milioni di euro, mentre il valore della produzione è diminuito del 59,6%. Come detto sono tutti numeri che hanno portato a una perdita operativa record di 483,5 milioni di euro e a un risultato ante imposte negativo per 501,9 milioni.

Maserati ha dimezzato gli investimenti in ricerca e sviluppo, scesi da 199 a 106 milioni di euro, e ha ridotto il costo del personale del 25%, portandolo a 75 milioni. Nonostante i tagli la situazione rimane critica e a rimetterci sono sempre i lavoratori. La cancellazione della versione elettrica della MC20 e della nuova Quattroporte ha lanciato un ulteriore segnale negativo. A Mirafiori sono state prodotte solo 140 unità nel primo semestre, mentre a Modena appena 45.

Scritto da Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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