La Volkswagen sta da tempo attraversando una situazione economica complessa, ed ora si è deciso di chiudere una storica fabbrica. Ecco perché è maturata questa scelta e quali saranno le conseguenze.
Per il mercato dell’auto sono anni complicati, a seguito di una serie di motivazioni, che partono dal calo delle vendite sino ad arrivare ad aspetti economici quali i dazi, l’incertezza e le tensioni globali, ed anche gli investimenti fatti in termini di elettrico che non hanno condotto ai risultati sperati. La Volkswagen è uno dei giganti del settore messi peggio in assoluto, e non c’è alcun motivo che porti a sperare in una rapida soluzione dei problemi.
Una delle speranze è affidata alle nuove BEV low cost che arriveranno in chiave futura, a cominciare dalla nuova Volkswagen ID.2 attesa all’unveiling al Salone di Monaco che si terrà nei prossimi mesi, e che costerà meno di 25.000 euro. Tuttavia, non sarà sufficiente, almeno in tempi brevi, per risolvere una crisi globale senza precedenti, che ha ora condotto alla chiusura di una storica fabbrica per la casa tedesca. Andiamo a scoprire di quale si tratta e cosa c’è realmente dietro ad una decisione tanto forte.
Volkswagen, chiusa la fabbrica di Nanchino in Cina
Sin dal novembre dello scorso anno si era parlato della possibilità che la Volkswagen chiudesse una delle sue più importanti fabbriche fuori dai confini nazionali, ed ora è arrivata l’ufficialità. La casa di Wolfsburg chiuderà lo stabilimento di Nanchino, in Cina, in cui collaborava assieme al colosso locale SAIC Motor. In base a quanto comunicato dal sempre affidabile quotidiano tedesco “Handelsblatt“, la produzione sarebbe già ferma, in base a quanto appreso da diverse fonti.
La chiusura dello stabilimento avverrà gradualmente nel corso della seconda metà del 2025, chiudendo le porte a qualsiasi possibilità di cambio di rotta. Lo stabilimento si trova al centro della Jiangning Economic and Technological Development Zone, un parco industriale non lontano da Nanchino, città da 9 milioni di abitanti. Nato nel 2008, fu progettato per produrre circa 360.000 veicoli ogni anno, e qui venivano prodotte modelli come la Passat con motore termico e la Skoda Superb.
La produzione verrà trasferita nello stabilimento di Yizheng, che si trova a circa 70 km di distanza. Il motivo della chiusura sta in diversi fattori, come la paura dei dazi e l’incertezza economica, ma anche per la guerra competitiva a cui si sta assistendo in Cina sul fronte delle vendite e del calo dei prezzi di vendita. La Volkswagen ha dunque preso una decisione forte, e che farà discutere.
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