Marc Marquez ha trovato la propria dimensione in Ducati, ma ora emergono alcune voci che lasciano la porta aperta ad un suo ritorno alla Honda in chiave futura. Ecco cosa c’è di vero.
Il Gran Premio di Germania è stata, come ampiamente prevedibile, una passeggiata per Marc Marquez, dominatore assoluto sin dai primi turni di prove libere. Per il quarto week-end di fila, lo spagnolo ha vinto sia la Sprint Race che la gara domenicale, totalizzando la conquista di 148 punti su altrettanti disponibili nei fine settimana di Aragon, Mugello, Assen e Saschenring. Quella ottenuta in terra teutonica è stata la 69esima vittoria in top class, andando così a scavalcare il grande Giacomo Agostini.
Inutile parlare delle classifiche iridate, in cui non c’è più niente da fare per i rivali. Mentre la Ducati è ormai ad un passo dalla conquista del sesto titolo costruttori di fila, Marc ha accumulato ben 83 punti di vantaggio sul fratello Alex, comunque bravissimo a giungere in seconda posizione domenica dopo l’infortunio in Olanda.
Pecco Bagnaia paga un imbarazzante gap di 147 punti da Marquez, un distacco che si è aperto nelle ultime 6-7 gare, in cui il #93 ha fatto una differenza impossibile da colmare per tutti gli altri. Nonostante il dominio messo in mostra sulla Ducati, c’è chi parla di un possibile ritorno alla Honda in chiave futura, ed in una MotoGP in cui nulla può essere dato per scontato, non va esclusa alcuna possibilità.
Marquez, Alberto Puig su un ritorno di Marc alla Honda
Intervistato dal sito web ufficiale della MotoGP, il boss di Honda HRC, Alberto Puig, ha parlato di un possibile ritorno di Marc Marquez nella squadra giapponese: “Al momento no, non ci stiamo pensando. Marc ha trascorso la gran parte della sua carriera alla Honda, celebrando dei grandi successi. Quando ha scelto di andarsene, ha definito la propria strada, ed i risultati attuali dicono che ha fatto bene. Siamo arrivati ad un punto in cui Marc e la Honda dovevano prendere strade separate, anche se è vero che abbiamo tanti ricordi belli insieme“.
Puig non ha però chiuso del tutto la porta, pensando soprattutto al 2027, anno in cui cambierà tutto sul fronte regolamentare: “La vita a volte è strana, e per piloti e produttori ci saranno tante nuove possibilità per il 2027, così da firmare nuovi contratti. Tutti i marchi cercheranno di fare la scelta migliore possibile e noi guarderemo a tutto ciò che sarà disponibile“.
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