Oggi faremo un salto indietro nel tempo, raccontandovi la storia di una delle BMW più uniche ed inimitabili al mondo. Le sue caratteristiche fanno paura ed è proprio il caso di andare a scoprirle.
Le case costruttrici, al giorno d’oggi, stanno investendo tantissimo nella ricerca delle nuove tecnologie ed in soluzioni che possano garantire al settore automotive maggiore sostenibilità. La BMW è molto attenta all’idrogeno, ed in tal senso, ha stretto un accordo di collaborazione con la Toyota, in modo da sviluppare più rapidamente auto alimentate da questo tipo di “carburante”, con una gamma attesa alla fine di questa decade.
Eppure, oltre 20 anni fa la BMW aveva già presentato un’auto ad idrogeno, la H2R, acronimo di Hydrogen Record Car. Ovviamente, si trattava di una Concept Car, ovvero di un modello non destinato alla produzione di serie, ma utile per effettuare test in chiave futura. Fu concepita e sviluppata nel 2004, in appena 10 mesi, riuscendo poi a stabilire la bellezza di 9 record di velocità sul tracciato di Miramas, in Francia, di proprietà della casa di Monaco di Baviera. Andiamo a scoprire i segreti di un’auto che in pochi, forse, possono ricordare.
BMW, l’incredibile H2R ad idrogeno che fu svelata nel 2004
La BMW H2R era un gioiello di tecnologia, soprattutto pensando al fatto che nei primi anni Duemila di tecnologie alternative a diesel e benzina non ne esistevano quasi per niente. Il motore era un 6 litri a benzina ed idrogeno V12 da 285 cavalli di potenza massima, basato su quello della 760i a benzina. La potenza era assicurata da due diverse tecnologie della casa tedesca, ovvero la Valvetronic e Double-VANOS.
Ebbene, la vettura si rivelò un portento dal punto di vista tecnico, raggiungendo la velocità massima di 302 km/h, con un telaio in struttura di alluminio ed una carrozzeria in fibra di carbonio. Il peso, incluso il guidatore, era pari a 1.560 kg. Era lunga ben 5,40 metri con 2,01 metri di larghezza e soli 1,34 metri in altezza. Il coefficiente aerodinamico Cx era di 0,21. Come potete vedere da questo scatto, la sua forma era allungata e volta a massimizzare l’efficienza aerodinamica.
Sul circuito di Miramas, di proprietà della BMW, stabilità ben 9 diversi record mondiali per le macchine ad idrogeno. Fu la migliore in assoluto sul chilometro e sul miglio lanciato, ma anche per scatto con partenza da fermo su un quarto ed un ottavo di miglio, così come di metà chilometro e di un miglio. Inoltre, stabilì il primato per la partenza da fermo su 10 miglia, su un chilometro e su ben 10 chilometri.
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