Il numero di dispositivi atti a multare i cittadini stanno aumentando sempre di più e per molti sarà un periodo difficile.
Da un po’ di tempo a questa parte gli automobilisti devono fare i conti con i problemi legati all’introduzione di una serie sempre maggiore di autovelox e di dispositivi che nascono con l’intento di controllare le irregolarità in strada.
Se in principio erano nati sicuramente con uno spirito nobile e vogliose di far rispettare la Legge, negli anni la situazione è precipitata, visto come questi dispositivi sono sensibilmente aumentati e molte sanzioni avvengono in modo davvero assurdo. I limiti di velocità si stanno abbassando sempre di più, proprio quando le auto sono più potenti e più sicure.
Per questo motivo diventa importante far sì che i cittadini stiano quanto più attenti possibili a tutti i vari autovelox che sono sparsi. Ora però è chiaro come vi sia un piano ben preciso che punta a emanare sempre più multe, il che sicuramente è un bene per le casse comunali.
Incassi record per i Comuni: le multe sono un business
Ancora una volta è tempo di fare i conti in tasca a diversi Comuni, i quali riescono a sistemare parte dei bilanci con le multe. Ricordiamo con i soldi derivati dalle multe stradali dovrebbero essere interamente riversate verso la manutenzione delle strade, rendendole così sempre più sicure.
Nel solo 2024 il Comune di Roma ha avuto modo di incassare la bellezza di 145,8 milioni di euro, il che la dovrebbe portare ad avere un manto stradale impeccabile. Al termine delle vacanze estive inoltre si parla di quello che è diventato il “Piano Marshall per la sicurezza stradale”, con l’aggiunta di nuovi strumenti atti a multare.
Prima di tutto si parla in modo sempre più insistente dell’introduzione della Zona 30 anche nella Capitale e poi vi sarà l’aggiunta di autovelox e di telecamere sui semafori per bloccare le infrazioni legate al passaggio con colore rosso. Secondo l’assessore alla Mobilità Eugenio Patané, tutto questo avviene solo per poter far fronte a quello che lui stesso chiama come “emergenza in materia di sicurezza stradale“. La speranza è che tutte queste sanzioni possano davvero portare alla fine a una riduzione di tragedie e incidenti in strada, altrimenti sarà tutto vano.
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