Vista la sua bellezza, gli ultimi due esemplari di Ferrari 288 GTO vennero richiesti espressamente da Gianni Agnelli e prodotti un anno dopo la fine della produzione della vettura e consegnate a Nicki Lauda e ad un magnate del medio-oriente.
La carrozzeria era rigorosamente di colore Rosso Corsa e tutti gli esemplari furono venduti prima di uscire dalle linee di produzione.
Esteticamente la nuova sportiva di Maranello appariva come una 308 GTB dall’ indole ed estetica più estrema, ed anche la sigla che la contraddistingue ne è la conferma: GTO è l’acronimo di “Gran Turismo Omologato”, mentre “288” ricorda il numero dei cilindri e la cilindrata.
La potenza si attesta a 400 CV a 7.000 giri/min con una coppia di 496 Nm a 3.800 giri/min, con una accelerazione 0-100 km/h in 4,8 secondi, ed una velocità massima di 305 km/h, con la potenza che viene inviata alle ruote posteriori e gestita da un cambio manuale a 5 marce.
Il motore V8 era sovralimentato da due turbocompressori IHI con due intercooler ed era montato longitudinalmente, a differenza della Ferrari 308 GTB dotata di gruppo motore – cambio trasversale.
Il cambio, dotato di radiatore dell’olio, era montato a sbalzo dietro al propulsore, che è lo stesso di quello che in una fase successiva verrà trapiantato sulla Ferrari F40.
Era denominata Weber-Marelli IAW e manteneva inalterate la sua vocazione come auto da corsa.
In epoca recente un esemplare di 288 GTO con soli 23.555. km percorsi, è stata battuta all’asta da RM Sotheby’s per 2.310.000 dollari.
La GTO resta ad oggi, unitamente alla F40, tra le belle e “costose” sportive di Maranello mai prodotte!