Tra il 1971 ed il 1985, grazie alla storica collaborazione con il marchio dello scorpione, la scattante Autobianchi A112 Abarth ha conquistato migliaia di estimatori.
Fu presentata in occasione del Salone di Torino nel lontano 1971 e da allora ha conosciuto un successo senza sosta, la A112 era potente, divertente e costosa!
Il modello più sportivo vantava una cilindrata maggiorata, dai 903 centimetri cubici originari ai 982, il tutto ottenuto lavorando sulla corsa, con l’adozione di un nuovo albero motore in acciaio, pistoni stampati e rapporto di compressione totalmente rivisto (10:1).
Una serie di modifiche queste, che fecero lievitare la potenza: dagli originari 58 cavalli, la potenza massima superò abbondantemente i 60 cavalli.
La sua meccanica era invariata, ma cambiavano gli interni, con nuovi sedili reclinabili e dotati di appoggiatesta.
All’esterno diversi gli upgrade, tra cui la totale eliminazione delle fasce sottoporta
Nel 1975 il mercato accolse la terza serie, una A112 Abarth con motore da 1.049 centimetri cubici, capace di una potenza massima di 70 cavalli, per una velocità massima pari a 160 km/h.
La quarta serie si caratterizzava da vari aggiornamenti, dal cambio all’impianto frenante, fino ai gruppi ottici posteriori.
Furono prodotte oltre 121.000 esemplari di 112 Abarth, la più popolare è stata venduta in ben 33.000 unità.
Il render che vi presentiamo è stato realizzato da Danilo Tosetti, Chief Exterior Design Maserati
Come è accaduto per la Mini, ma anche per la Porsche 911, bisogna ricordare il passato, senza negarlo, ma portarlo nel futuro, uno stile inequivocabile che tuttavia dia l’idea di modernità.
Per certi versi è quanto presentato qualche decennio fa con la Fiat 500 e che spesso altri marchi propongono, non sempre facendo centro, vedi Volkswagen Beetle