Prima di parlare di questo “gioiello”, non guasta qualche cenno storico.
La Porsche 356 entrò in produzione nell’ormai lontano 1948 e rimase sul mercato fino al 1966.
Nel corso degli anni si successero numerose versioni e nel 1959 venne realizzata una nuova serie , la 356 B-T5.
La 356 B-T5 del 1959, è passata attraverso vari proprietari fino ad arrivare alla Diez Classic che intervenne sulla carrozzeria e sul propulsore: ampi parafanghi, fiancate molto grandi fino a coprire gran parte delle ruote posteriori, prese d’aria ed un labbro inferiore ripreso dalla 911S.
La guida venne spostata a sinistra , la carrozzeria venne verniciata in grigio mentre furono conservati gli interni di colore rosso.
L’auto venne motorizzata con un 6 cilindri da 260 cv derivato dalla Porsche 930 del 1977.
Ad effettuare una sorta di test drive venne chiamato proprio Röhrl, che, seppur titubante, accettò ed apprezzò talmente l’auto che subito dopo l’acquistò applicando sul cofano quattro distintivi che ricordavano le sue vittorie al Rally di Montecarlo.
Ed ecco la Porsche 356 3000 RR , sigla che fa riferimento alla cilindrata ed alle iniziali del pilota.