X

Usiamo i cookie per fornirti un'esperienza migliore sul nostro sito web.

Alfa Romeo Spider: quattro generazioni per la storica Duetto

Tempo di lettura: 2 minuti

Alfa Romeo Spider conosciuta come Duetto è una sportiva scoperta prodotta dal marchio del Biscione dal 1966 al 1993.

La storica Alfa Romeo Spider è uno modelli più iconici della Casa di Arese e anche il più longevo, poiché è stata prodotta senza interruzione alcuna, per 28 anni, in quattro serie successive, in 124.115 esemplari.

Per scegliere il nome della vettura venne indetto un concorso dal titolo “Spider 1600: dategli un nome” e dalle 140.501 schede inviate, la commissione presieduta dal poeta Leonardo Sinisgalli scelse il nome “Duetto”, che secondo le motivazioni del presidente della commissione “vorrà dire armonia doppia, nel  senso che questa macchina realizza un’armonia tra la grazia e la forza e allo stesso tempo  armonia in coppia”.

Il nome “Duetto” ufficialmente fu utilizzato solo per le prime 190 vetture prodotte, per una vertenza legale che ne vietò l’uso, per se “Duetto” rimase nell’immaginario popolare.

Alfa Romeo Spider: quattro generazioni di successo

La prima serie, conosciuta anche come “Osso di seppia” rimase sul mercato dal 1966 al 1969 ed era equipaggiata con un classico quattro cilindri da 1.570 cc, capace di erogare 109 CV, e dotato di due carburatori doppio corpo Weber 40 DCOE 27.

Agli inizi del 1968, per offrire la vettura a un prezzo inferiore, venne introdotta una versione più economica, chiamata “Spider 1300 Junior” equipaggiata  con un motore di 1.290 cc, che sviluppava 89 CV.

La seconda serie, conosciuta anche come  “Coda tronca” fu presentata al Salone di Torino nel 1969 e rimase sul mercato fino al 1982.

La vettura si caratterizza per la coda tronca, per i paraurti modificati, per una maggiore inclinazione del parabrezza e per una modifica alla capote in tela, a beneficio del design e dell’aerodinamicità.

Per la propulsione ci si affida a un 1750  e successivamente, nel 1971, a un 2000 cc da 132 CV, e nel 1972  nel listino torna la motorizzazione 1600.

La 3ª serie, conosciuta come “Aerodinamica” fu introdotta sul mercato  nel 1983  e vi rimase fino al 1989.

Diversi i ritocchi alla linea, con paraurti avvolgenti e con uno spoiler nero posto sulla coda tronca, non particolarmente apprezzato dal pubblico, ma in ogni caso in linea con le tendenze stilistiche degli anni ’80.

Nell’abitacolo il volante era in radica e il quadro strumenti presentava, con “palpebre” separate, il contagiri d il contachilometri e sul tunnel centrale l’indicatore benzina, pressione olio e temperatura acqua.

Questa serie venne prodotta con 2 motorizzazioni, a carburatori 1.600 cc e 2.000 cc con potenze, rispettivamente di  102 CV e 128 CV.

La 4ª serie nota come “Ultima“, dal 1989 al 1994, veniva offerta in tre varianti: 1600 a carburatori, 2000 i.e. e 2000 i.e. catalizzata, con colori della carrozzeria  come il classico “Rosso Alfa”, il “Nero”, il “Verde Inglese”, il “Grigio Metallizzato”, il “Bianco” e il “Rosso Proteo o Winner micalizzato” .

Dal 1992 venne introdotta la colorazione “Giallo Ginestra” con interni neri, o, in opzione in pelle rossa. La produzione cessa definitivamente nel mese di aprile 1993.

Leggi anche la storia sull’Alfasud

Alfasud: la storia della sportiva firmata Alfa Romeo

giuseppe lasala

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.

Altri articoli...